La Scuola di Cucina ALMA premia uno chef del futuro

SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA Gli eventi in programma in Slovenia

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La Scuola di Cucina ALMA premia uno chef del futuro
Foto fornita dall'ufficio Ice Lubiana

Entra nel vivo anche quest’anno la Settimana della Cucina Italiana. Arrivata alla sua settima edizione, la Settimana mira a promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, capitalizzando sul trend positivo dell’andamento del settore e puntando soprattutto a educare i consumatori stranieri all’utilizzo di prodotti autentici e di qualità contrastando il fenomeno dell’Italian Sounding. Il tema di quest’anno è “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”. L’obiettivo, proposto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è dunque quello di contribuire al rilancio dell’immagine del Made in Italy attraverso un invito a una ritrovata convivialità che stimoli il consumo di cibo italiano puntando sulla sostenibilità e sull’innovazione di prodotto per dare supporto e incoraggiamento alle aziende produttive.

Un accordo con il BIC

Per la VII edizione dell’evento l’Agenzia ICE di Lubiana, in coordinamento con l’Ambasciata d’Italia in Slovenia, ha organizzato la seconda edizione del Concorso per studenti sloveni di hôtellerie e gastronomia, che rappresentano gli chef di domani. Prendendo spunto dalla firma il 14 novembre di un Accordo di collaborazione tra la Scuola di cucina ALMA di Parma ed il BIC-Biotechnical Educational Center di Lubiana, quest’anno gli studenti saranno preselezionati proprio dal BIC tra i migliori elementi e gareggeranno per aggiudicarsi un corso di due mesi presso la prestigiosa Accademia che ha sede all’interno della Reggia di Colorno, residenza per secoli dei Duchi di Parma. Lo rende noto la direttrice dell’Ufficio ICE di Lubiana, Serenella Marzoli. I migliori concorrenti preselezionati si affronteranno sulla preparazione di un piatto italiano. In un periodo così complesso, si è ritenuto così di dare nuovamente a un giovane sloveno la possibilità di approfondire – presso una struttura italiana di consolidata tradizione – la conoscenza di quei valori di sostenibilità alimentare che ben si coniugano con i prodotti alla base della Dieta Mediterranea e che fanno parte anche delle consuetudini slovene. Attraverso la preparazione di un piatto a sorpresa, illustrato dallo Chef di ALMA Paco Zanobini – coadiuvato dalla Sous Chef Elena Minari – una giuria tecnica valuterà i concorrenti su una serie di criteri quali presentazione, creatività, gusto e struttura del piatto, tecnica.

Valorizzare un patrimonio

Guidata da un Comitato scientifico di professionisti e riconosciuti esperti del settore della ristorazione e dell’ospitalità, ALMA rappresenta un vero proprio fiore all’occhiello del Made in Italy gastronomico attraverso i suoi corsi di alta formazione tenuti dai più qualificati chef nazionali, che spaziano dalle tecniche di base all’alta pasticceria a corsi tematici e per sommelier. “Nella vocazione di Alma, fin dalla sua creazione, c’è il desiderio e la necessità di portare nel mondo la vera cucina italiana che sia originale, legata a una cultura che sia contemporanea, cioè legata a un’attualità. E soprattutto – ha dichiarato il direttore generale Andrea Sinigaglia –, che sia la valorizzazione del nostro patrimonio gastronomico. Per questo la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo in tante parti del pianeta è per noi una grande occasione per proporre anche la nostra visione e la nostra identità”.

Elementi identitari e culturali

Le istituzioni italiane in Slovenia hanno attuato fin dall’anno scorso una forte sinergia tra vari progetti di promozione del Made in Italy alimentare, soprattutto per far capire ai consumatori sloveni che amano l’Italia l’importanza di utilizzare solo prodotti autentici: la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding continua ad essere un impegno prioritario del governo italiano. Dopo gli ottimi risultati dell’accordo di collaborazione con la GDO Mercator – che un anno fa ha introdotto 220 nuovi prodotti food & wine italiani sugli scaffali della catena in Slovenia – e il progetto di promozione natalizia portato avanti con Agraria Koper nella Regione slovena del Litorale fino a gennaio di quest’anno. “La VII Settimana della Cucina Italiana prosegue in Slovenia il suo viaggio ideale attraverso i sapori della tradizione per promuovere l’enogastronomia come tratto distintivo dell’identità e della cultura italiana – ha detto l’Ambasciatore d’Italia Carlo Campanile –. Quest’anno sono particolarmente lieto che grazie a questa iniziativa si sia anche consolidata la collaborazione tra l’ALMA e il BIC di Lubiana: un connubio che sono certo potrà apportare nuove possibilità per i giovani studenti sloveni di approfondire il loro già forte apprezzamento per la cucina Made in Italy”.
Quest’anno inoltre l’Ambasciata d’Italia, con la collaborazione di ICE Lubiana, ha curato un numero speciale della rivista Dober Tek (Buon Appetito) interamente dedicato all’Italia cui ha collaborato anche l’ALMA: dagli ingredienti alle tradizioni fino alle ricette di piatti provenienti dalle diverse Regioni e che non dimentica di sottolineare i rischi di cedere a prodotti contraffatti.Infine, da aggiungere che giovedì 17 e venerdì 18 novembre allo Slovene Wine Festival (Cankarkjev dom) dalle ore 16 alle 21 sarà allestito il Punto Italia.

Interscambio: ottimi risultati
L’interscambio commerciale tra Italia e Slovenia, che a fine 2021 ammontava a nove miliardi di euro, sta continuando a registrare quegli ottimi risultati che da alcuni anni pongono la Slovenia rispetto all’Italia al livello di importanti Paesi del G20 quali Canada, India, Brasile e Arabia Saudita. Per il settore alimentare – rende noto l’Ufficio ICE di Lubiana – l’Italia continua a essere il primo partner della Slovenia: nel 2021 la quota di mercato italiana sull’import sloveno di food & beverage è stata del 17,6 p.c. e quest’anno i dati relativi ai primi 7 mesi indicano una quota del 16,5 p.c. sul totale delle importazioni slovene del settore: oltre a una notevole presenza di prodotti della grande industria alimentare italiana c’è un interesse crescente tra i consumatori sloveni per alcuni prodotti italiani di nicchia, soprattutto biologici, e per quelli provenienti dalle Regioni del Centro-Sud, meno conosciuti rispetto al Nord Est italiano.

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