La previsione degli esperti: benzina alle stelle in futuro

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La previsione degli esperti: benzina alle stelle in futuro
Foto: Dusko Jaramaz/PIXSELL

L’Unione europea vuole ridurre significativamente le emissioni di CO₂ nei trasporti. Per raggiungere tale obiettivo, i prezzi del carburante dovrebbero salire e i rifornimenti dovrebbero diventare più costosi, proprio dove si generano le maggiori emissioni. L’aumento dei prezzi viene sfruttato consapevolmente per rendere più attraente il passaggio ad alternative più rispettose del clima, come le auto elettriche o i trasporti pubblici. Gli automobilisti ne avvertiranno presto gli effetti direttamente alle stazioni di servizio, al più tardi a partire dal 2027, riporta Fenix Magazine.

Secondo gli esperti, l’ETS 2 potrebbe comportare prezzi di oltre 100 euro per tonnellata di CO₂, mentre attualmente il prezzo si aggira intorno ai 55 euro. Per chi non possiede un veicolo elettrico, ciò si traduce in un aumento significativo dei costi: ad esempio, secondo i dati Michelin, la combustione di un litro di gasolio genera circa 2,68 chilogrammi di CO₂, quindi il prezzo potrebbe aumentare di ulteriori 20-50 centesimi al litro.

Achim Wambach, presidente del Centro per la Ricerca Economica Europea (ZEW), vede la situazione ancora più drammaticamente, dichiarando che il prezzo per tonnellata di CO₂ potrebbe salire a 200 euro, il che significherebbe 60 centesimi in più al litro di benzina e gasolio. Secondo i calcoli dell’istituto climatico berlinese MCC, sono possibili prezzi ancora più alti: se la domanda di combustibili fossili come diesel, benzina, gas o gasolio da riscaldamento continuerà a crescere dopo il 2027, il prezzo per tonnellata di CO₂ potrebbe, secondo gli esperti, raggiungere i 300 euro.

Problemi per il riscaldamento

Non è solo l’impennata dei prezzi del carburante a rappresentare una minaccia. Il riscaldamento potrebbe trasformarsi in un enorme onere finanziario per molti in futuro, e senza alcuna preparazione preventiva. Secondo un recente sondaggio dell’azienda di energia pulita Aira (tramite Wirtschaftswoche), solo il 5% degli intervistati stima realisticamente i possibili costi aggiuntivi per un’abitazione familiare con riscaldamento a gas. Il sondaggio prevede un prezzo della CO₂ compreso tra 200 e 300 euro a tonnellata entro il 2030.

La maggior parte degli intervistati si aspetta costi significativamente inferiori. Le famiglie che dipendono dal gas o dal gasolio per riscaldamento sono particolarmente colpite. In questo caso, i costi aggiuntivi annui potrebbero arrivare fino a 1.400 euro. Allo stesso tempo, molti intervistati esprimono il desiderio di un cambiamento. Tuttavia, un terzo si sente impotente, per motivi finanziari o perché vive in affitto. Wambach e altri economisti propugnano quindi un aumento più cauto del prezzo della CO₂. Avvertono che costi eccessivi potrebbero minare il sostegno pubblico alle misure per il clima. Senza modelli di compensazione sociale, l’intero sistema potrebbe essere messo in discussione.

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