La «guerra» dei media stranieri contro il turismo croato: «Quante fake news»

Il direttore dell’HTZ, Kristijan Staničić, si lamenta del trattamento riservato dalla stampa e dai siti esteri riservato alla costa orientale dell'Adriatico

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La «guerra» dei media stranieri contro il turismo croato: «Quante fake news»
Turisti a Pola

Negli ultimi giorni, alcune testate giornalistiche estere hanno sollevato preoccupazioni riguardo ai prezzi elevati in Croazia e al possibile impatto negativo sull’immagine del Paese e sul suo settore turistico. In risposta a queste critiche, il direttore dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo (HTZ), Kristjan Staničić, ha dichiarato che l’HTZ, attraverso le sue rappresentanze e i partner nei mercati internazionali, monitora attivamente la situazione.

“Anche quest’anno abbiamo assistito a determinate pubblicazioni che hanno diffuso connotazioni negative a scapito del turismo croato. Sebbene sia difficile contrastare completamente queste affermazioni, ci sforziamo di rispondere prontamente con smentite o fornendo informazioni che confutano tali tesi, basate su dati reali. Spesso si tratta di informazioni errate riguardanti la qualità del mare e delle spiagge, la presenza di meduse velenose, l’invasione di zanzare o prezzi eccessivi e irrealistici”, ha affermato Staničić.p, come riporta l’agenzia Hina.

Competizione senza esclusione di colpi

Staničić ha inoltre sottolineato che le critiche da parte dei media stranieri fanno parte di una “lotta senza esclusione di colpi per attirare turisti”, spiegando che molte nazioni concorrenti della Croazia cercano di mantenere e incentivare i propri cittadini a viaggiare all’interno dei confini nazionali. “Purtroppo, anche alcuni media locali contribuiscono a danneggiare l’immagine della Croazia come destinazione turistica”, ha aggiunto.

Nonostante queste sfide, il direttore dell’HTZ ha ribadito che la comunicazione e la promozione proattiva dell’ente sui mercati internazionali stanno producendo numerose pubblicazioni positive su importanti testate giornalistiche di rilievo.

Forte interesse anche per la bassa stagione

Dall’inizio di luglio, la Croazia ha ospitato oltre un milione di turisti al giorno, e l’interesse per le offerte last minute è stato particolarmente pronunciato. L’HTZ ha notato un grande interesse anche per i viaggi nella bassa stagione, con un aumento del 4% dei turisti individuali rispetto allo scorso anno, e del 2% per quelli che viaggiano tramite agenzie.

Staničić si è detto ottimista riguardo ai risultati attesi per il resto dell’anno, prevedendo una crescita del traffico turistico compresa tra il 2% e il 5% rispetto all’anno scorso, con un aumento ancora maggiore dei ricavi.

Nuove strategie per attirare i turisti da Italia e Germania

Rispondendo alle domande sulla leggera diminuzione dei turisti provenienti dalla Germania, Staničić ha ricordato che lo scorso anno la Croazia ha registrato un aumento record a doppia cifra da quel mercato. Quest’anno, invece, il Campionato europeo di calcio ha trattenuto molti tedeschi in patria. Ha inoltre osservato un calo di turisti provenienti da Repubblica Ceca e Italia, mentre ha evidenziato una crescita da Polonia, Slovenia, Regno Unito, Stati Uniti, Spagna e altri mercati.

“La Croazia vanta un mix di mercato molto diversificato. In ogni caso, una diminuzione dei turisti da un determinato mercato è un segnale che potrebbe essere necessario valutare nuovi trend e caratteristiche di quel mercato, intensificando gli sforzi promozionali”, ha concluso Staničić.

L’HTZ è attivamente presente sui principali social media, piattaforme e motori di ricerca, e sta attualmente conducendo una campagna di promozione per la bassa stagione su sei mercati internazionali. È in fase di preparazione anche una campagna dedicata al mercato interno, con contenuti video e un approccio esperienziale, che contribuirà a rafforzare ulteriormente il brand turistico croato e le destinazioni stesse. Inoltre, l’ente sta pianificando una campagna di “early booking” per mercati esteri con una tendenza alle prenotazioni anticipate.

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