La Giornata nazionale dello spazio approda a Zagabria

L'evento è stato organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Zagabria in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura e l'Istituto Nazionale Italiano di Astrofisica

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La Giornata nazionale dello spazio approda a Zagabria
Il direttore dell'Istituto italiano di cultura Gian Luca Borghese, Paolo Romano e Javier Alonso (Osservatorio Astrofisico di Catania), l'ambasciatore Paolo Trichilo, Darije Maričić (direttore dell'Osservatorio astronomico di Zagabria). Foto Arianna Tersigni

Presso l’Osservatorio astronomico di Zagabria – situato nel cuore dell’elegante quartiere Kaptol della capitale – mercoledì sera è stato reso omaggio alla giornata nazionale dello spazio, ricorrenza annuale che celebra l’importante ruolo dell’Italia nel settore spaziale. L’evento, aperto sia a esperti che a cittadini curiosi di imparare qualcosa di nuovo sull’affascinante mondo dell’astronomia, è stato organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Zagabria in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Istituto Nazionale Italiano di Astrofisica. Per l’occasione sono stati invitati proprio due ricercatori dell’Istituto Nazionale Italiano di Astrofisica operanti presso l’Osservatorio Astrofisico di Catania, l’italiano Paolo Romano e lo spagnolo Javier Alonso Santiago, i quali hanno tenuto una lezione sulla presenza di acqua e conseguentemente di forme di vita nei pianeti del Sistema solare e in quelli al di fuori di esso.

Foto Arianna Tersigni

La giornata nazionale dello spazio, che cade il 16 dicembre, è stata istituita dal Governo Italiano nel 2021 e ricorda il lancio del primo satellite italiano – il San Marco 1 – dalle strutture della NASA situate in Virginia, avvenuto appunto il 16 dicembre 1964. In tale data l’Italia divenne il terzo Paese, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti, a mandare in orbita un proprio satellite artificiale. Da tre anni a questa parte, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale celebra questa giornata organizzando eventi mirati a sensibilizzare e informare il pubblico, in Italia e all’estero, sui contributi apportati dall’Italia nel campo della ricerca spaziale. Per la prima volta quest’anno la giornata nazionale dello spazio viene celebrata anche in Croazia.

Foto Arianna Tersigni

L’evento di mercoledì è stato aperto dall’ambasciatore italiano Paolo Trichilo – presente anche il direttore dell’IIC di Zagabria, Gian Luca Borghese –, il quale ha ringraziato i numerosi presenti dichiarandosi fiducioso riguardo al proseguimento della “cooperazione tra Italia e Croazia nell’astrofisica e nella tecnologia spaziale”, ricordando come i due Stati stiano attualmente collaborando e lavorando sinergicamente alla realizzazione di alcuni progetti nel campo dello spazio e dell’astronomia, settore di ricerca in cui condividono molte connessioni.

All’apertura dell’ambasciatore sono seguiti gli interventi di Darije Maričić, direttore dell’osservatorio astronomico di Zagabria, Zvonimir Drvar, direttore del planetario del museo tecnico Nikola Tesla di Zagabria e Neven Tomičić, ricercatore nel Dipartimento di Fisica presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Zagabria, il quale in passato aveva condotto la sua ricerca post-dottorato all’interno degli osservatori astronomici di Padova e Firenze. Nel corso di questi interventi è emerso chiaramente come nella capitale croata la ricerca astronomica e spaziale godano di una lunga e ricca tradizione. L’osservatorio astronomico di Zagabria è l’unico nel Paese in grado di operare calcoli di dati astrofisici professionali. L’attività dell’osservatorio è resa possibile da un gruppo di ricercatori altamente qualificati e dalla dotazione di alcuni strumenti scientifici all’avanguardia, tra cui un rivelatore di raggi cosmici.

Foto Arianna Tersigni

Inoltre, nella capitale, presso il Museo tecnico, è presente un planetario risalente al 1965: il suo quasi mezzo secolo di operatività lo rende uno dei planetari più vecchi al mondo ancora oggi in uso, presso il quale accorrono circa 20mila visitatori all’anno. Sia l’osservatorio astronomico che il planetario di Zagabria organizzano e ospitano regolarmente vari eventi e programmi di divulgazione ed educazione scientifica e portano avanti un importante lavoro mirato alla popolarizzazione dell’astronomia, rendendo infatti possibile la realizzazione dell’evento di mercoledì, che ha visto la partecipazione, appunto, degli ospiti internazionali Romano e Alonso.

La lezione da loro tenuta ha coinvolto il pubblico in un viaggio all’interno della nostra galassia – la Via Lattea – sia tra i pianeti del Sistema solare che in quelli al di fuori di esso (i cosiddetti pianeti extrasolari), alla ricerca di acqua come potenziale traccia di forme di vita. Il fatto che a oggi sia possibile esplorare scientificamente l’annosa questione della presenza di vita su altri pianeti oltre la Terra è resa possibile dalla cooperazione a livello internazionale nel campo della ricerca astronomica. L’Italia, in particolare, è coinvolta – insieme ad altri Stati – in due progetti di ricerca volti a investigare la presenza delle condizioni per l’evoluzione di forme di vita sotto la crosta dei satelliti del pianeta Giove e in tre missioni promosse dall’Agenzia Spaziale Europea riguardanti i pianeti extrasolari e la potenziale presenza in questi di acqua, presupposto per lo sviluppo di esseri viventi.

Al termine dell’illuminante esposizione, il pubblico ha potuto interagire con Romano ed Alonso e porre ai ricercatori domande dettate da studi o semplicemente curiosità. L’incontro si è concluso con un brindisi e con lo scambio di considerazioni e riflessioni tra i partecipanti. Inoltre, nella mattinata di ieri, Romano e Maričić sono stati ospiti della trasmissione “Dobro jutro, Hrvatska” sul primo canale dell’emittente televisiva HRT.

Anche l’Ambasciata d’Italia a Lubiana, sul suo profilo X, ha ricordato l’imminente Giornata nazionale dello spazio. “L’industria dello spazio, un’altra eccellenza italiana! Il nostro Paese è tra i pochi al mondo con la filiera spaziale completa: dai satelliti ai lanciatori, fino alla gestione dei centri spaziali”, si legge nel post. Si ricorda altresì che il fatturato dell’industria spaziale italiana supera i 2,2 miliardi di euro e occupa oltre 7.000 dipendenti.

“Dal progresso scientifico alla salvaguardia del pianeta, lo Spazio è la chiave per affrontare le sfide del futuro!”, è il messaggio pubblicato su X dall’Ambasciata d’Italia a Lubiana.

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