La diplomazia è al servizio dei buoni rapporti

Fiume. Intervento di Goran Grlić Radman

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La diplomazia è al servizio dei buoni rapporti

FIUME | “La Croazia ha tutto l’interesse affinché la Bosnia ed Erzegovina entri a far parte dell’Unione europea”. Lo ha ribadito il neoministro degli Affari esteri ed europei, Goran Grlić Radman, che ha partecipato ieri a Fiume a una conferenza dell’ELSA. L’attuale capo della diplomazia prende parte alla Scuola estiva di Giurisprudenza dal 2016, anno in cui era Ambasciatore in Ungheria. “Quella volta avevo parlato agli studenti delle questioni diplomatiche aperte fra Croazia e Ungheria, tema affrontato anche nel 2017. L’anno scorso, invece, ricoprivo l’incarico di Ambasciatore croato in Germania e pertanto avevo cambiato argomento, soffermandomi sulla situazione specifica fra i due Paesi e sull’importanza della diplomazia in generale. Quest’anno ho cambiato nuovamente funzione e così chi parteciperà all’incontro dell’ELSA potrà ascoltare una storia differente rispetto al passato. Parlerò prevalentemente di Europa, di valori europei e del ruolo che la diplomazia ha nello scacchiere internazionale per tessere buoni rapporti fra gli Stati”, ha affermato il ministro poco prima dell’inizio delle lezioni.

Il Paese più bello del mondo

Secondo Grlić Radman è proprio in virtù dell’importanza di questi valori europei che la Croazia deve guardare alla Bosnia ed Erzegovina e agli altri Stati dei Balcani occidentali e fungere loro da faro, indicando quella che è la strada giusta da seguire su temi quali la tutela dei diritti umani, la democrazia e il rispetto reciproco.
“La Croazia è il Paese più bello del mondo. Lo dicono tutti quelli che vengono a farci visita. Per questo noi politici dobbiamo impegnarci al massimo per fare sì che anche da un punto di vista della qualità della vita e della tutela dei diritti la Croazia sia ai primi posti in assoluto. I cittadini lo meritano. E proprio in virtù di questa volontà di fare del bene dobbiamo guardare oltre i nostri confini per aiutare il prossimo. L’espansione dei valori europei in Bosnia ed Erzegovina non può che giovare alla Croazia e ancor più a tutti i croati che vivono in quel Paese. Ieri mi sono sentito al telefono con il ministro degli Affari esteri bosniaco e abbiamo convenuto di placare tutte le polemiche insorte nei giorni scorsi a causa della fake news, stando alla quale il Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarović, avrebbe parlato in termini negativi di Sarajevo. Noi diplomatici sappiamo benissimo che i discorsi incentrati sull’odio non portano a nulla di buono, ma a dire il vero la questione non dovrebbe nemmeno porsi, perché sia il Presidente che gli uffici stampa israeliani hanno già smentito quella falsa notizia”, ha affermato il ministro degli Affari esteri ed europei nel suo intervento.

Battersi per il bene dell’umanità

Tornando all’ELSA, Gordan Grlić Radman ha detto più volte di essere molto felice di poter partecipare alle lezioni, in quanto queste sono di ottima qualità, con la partecipazione di numerosi diplomatici di spicco. “Spero che i nostri discorsi possano contribuire a formare questi giovani studenti, affinché un domani si battano per il bene della loro nazione e di tutta l’umanità”, ha concluso il ministro.

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