La Croazia sempre più vicina all’adesione all’Ocse

L’annuncio da parte del ministro dell’Economia Ante Šušnjar

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La Croazia sempre più vicina  all’adesione all’Ocse
Foto: Goran Žiković

La Croazia adempirà a tutti gli obblighi rimanenti entro la fine dell’anno e otterrà così l’adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), come previsto dal piano del Governo per il 2026. A dichiararlo è stato il ministro dell’Economia Ante Šušnjar intervenuto alla conferenza vertente sul tema “Incoraggiare la crescita sostenibile attraverso investimenti di qualità”, organizzata dal Ministero dell’Economia e dall’OCSE, con il supporto della Commissione europea.

La scorsa settimana, durante la riunione ministeriale del Consiglio dell’OCSE, è stato confermato il forte sostegno al percorso della Croazia verso l’adesione e sono stati evidenziati progressi visibili nel soddisfare i criteri, con una chiara volontà politica e risultati concreti, ha affermato il ministro aggiungendo che “la Croazia si sta confermando oggi un partner affidabile, aperto e stabile e che offre molto più di una semplice posizione geografica attraente. La Croazia offre pieno accesso al mercato unico europeo, rischi normativi ridotti, infrastrutture moderne per i trasporti e l’energia, una forza lavoro altamente qualificata e un quadro giuridico stabile”. Šušnjar ha ribadito inoltre che il Governo sta lavorando per creare un ambiente economico che incoraggi gli investimenti attraverso riforme, agevolazioni normative e il rafforzamento delle istituzioni che supportano gli investitori a tutti i livelli.

Il ministro Ante Šušnjar
Foto: Davor Puklavec/PIXSELL

Gli incentivi, il quadro giuridico e gli strumenti di sviluppo sono il risultato di una politica coerente volta a investimenti che creano valore a lungo termine”, ha affermato. Ha inoltre presentato dati che mostrano che oltre 53,7 miliardi di euro di capitali esteri sono stati investiti in Croazia dal 1993. Solo negli ultimi cinque anni sono stati investiti quasi 17 miliardi di euro. “Questi sono i fatti. Questi sono i risultati che stanno alla base di ogni messaggio politico sulla stabilità e il potenziale”, ha dichiarato il ministro dell’Economia.

Porta di ingresso per merci e capitali

Oggi, come ha affermato ancora Šušnjar, la Croazia si distingue come porta di ingresso per merci e capitali provenienti dall’Est e dall’Ovest, come polo di trasporto e logistica dell’Europa in un momento in cui le sfide geopolitiche stanno cambiando la mappa globale delle catene di approvvigionamento. Il porto di Fiume, i corridoi verso l’Europa centrale, il terminal GNL di Veglia: tutto ciò conferma che la Croazia non è più un punto di transito, ma una destinazione geostrategica chiave, ha sottolineato Šušnjar, ribadendo che gli obiettivi strategici sono rivolti allo sviluppo di tecnologie avanzate e innovazioni.

Come esempi di significativi investimenti esteri, ha citato quello dell’azienda americana Jabil, che sta realizzando a Osijek uno dei più grandi investimenti greenfield della regione, poi l’austriaca FACC, che sta espandendo la produzione di componenti aeronautici a Jakovlje, e Siemens e Končar, che stanno investendo congiuntamente in una nuova fabbrica di caldaie per trasformatori di potenza. Questi, ha affermato, sono esempi di decisioni strategiche che confermano il ruolo della Croazia come attraente polo di investimento europeo, grazie a opportunità concrete, un sistema stabile e una forte attenzione alla crescita. Il vicedirettore della Direzione Finanza e Imprenditorialità dell’OCSE, Antonio Gomez, ha affermato che la Croazia sta completando tutte le riforme relative alla sua adesione all’OCSE. Ha migliorato il clima degli investimenti e ha creato un quadro più efficace per attrarre investimenti di qualità superiore.

Gli investimenti esteri, ha affermato, contribuiscono a una maggiore produttività, innovazione, aumento dell’occupazione e sviluppo regionale.

Non esagerare con i prezzi

Interpellato dai giornalisti sull’aumento dei prezzi nel settore turistico nazionale rispetto a Spagna e Grecia, principali concorrenti della Croazia, Šušnjak ha dichiarato che “il Governo ha invitato il settore turistico e tutte le attività che dipendono da esso ad adottare un approccio intelligente per mantenere la crescita dell’industria dell’ospitalità, una crescita sostenibile, in modo da poter avere una crescita continua in detto settore”. Il ministro ha invitato tutti gli operatori del settore turistico a essere saggi, affinché non si verifichi un boomerang, ovvero che si rimanga senza ospiti per un anno a causa di “alcune esagerazioni”.

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