La Croazia e le sfide mediche

In Croazia mancano all’appello 106 specialisti. Solo tre Regioni, tra cui quella litoraneo-montana, non hanno difficoltà. L’Istria offre incentivi per attirare i medici

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La Croazia e le sfide mediche
Foto: Željko Jerneić

Nella medicina di base (PZZ) in Croazia mancano 106 pediatri. Soltanto in tre Regioni non si registrano carenze: in quella litoraneo-montana, in quella di Bjelovar e della Bilogora e in quella di Karlovac, dove il numero di pediatri impiegati corrisponde esattamente a quello previsto. “La situazione attuale con i pediatri nella medicina di base è tema ricorrente da oltre dieci anni. In alcune aree, oserei dire, è ormai troppo tardi per intervenire: la pediatria è una branca molto specifica e particolarmente impegnativa. Dal momento che pochi medici scelgono questa specializzazione – soprattutto nella medicina di base – è difficile aspettarsi miglioramenti, non solo nella nostra contea ma in tutta la Croazia”, ha dichiarato all’agenzia Hina la direttrice del centro sanitario di Koprivnica-Križevci, Mirjana Hanžeković.

Per questo motivo, Regioni, Città e Comuni stanno adottando varie misure per attirare specialisti e specializzandi in pediatria nei propri istituti di salute pubblica. Tra le Regioni si distingue quella di Koprivnica e Križevci, dove le città offrono ai pediatri un sostegno finanziario annuale di 13.280 euro, un alloggio e un’auto di servizio in uso. Ottime condizioni sono offerte anche dalla Regione istriana: bonus di benvenuto da 6.000 euro, cofinanziamento dell’affitto fino a 3.600 euro annui, bonus stagionale di 900 euro per il lavoro durante la stagione turistica e bonus fedeltà dopo 5 e 10 anni di lavoro continuativo sul territorio.

In tutta la Croazia – si legge nell’articolo dedicato all’argomento dalla giornalista dell’agenzia stampa Hina, Vedrana Larva – operano nella medicina di base 242 pediatri titolari di un proprio team. Con il Fondo croato per l’assicurazione sanitaria (HZZO) sono convenzionati 281 team, il che significa che 39 ambulatori pediatrici sono privi di titolare. La rete prevista dall’HZZO contempla 348 team: 67 non sono affatto convenzionati. Secondo la Camera dei medici croata (HLK), in totale mancano quindi 106 pediatri nella medicina di base, tenendo conto sia dei team senza titolare che di quelli non convenzionati. L’età media dei pediatri è di 53 anni, e il 90 p.c. sono donne. Dei pediatri attualmente in servizio, 34 (il 14 p.c.) hanno più di 65 anni: si tratta di pensionati che continuano a lavorare nel sistema sanitario.

Pensionamenti posticipati

Particolarmente critica è la situazione nella Regione di Sisak e della Moslavina, dove sono attivi solo due pediatri a fronte dei 12 previsti dalla rete, cioè manca l’83 p.c. del personale. Altre cinque contee registrano una carenza pari o superiore al 40 p.c. Nel centro sanitario della contea di Sisak-Moslavina spiegano d’avere 11 team convenzionati composti da pediatra e infermiera, come previsto dalla rete sanitaria pubblica, ma solo un pediatra è titolare, mentre gli altri operano in base a contratti a progetto o di lavoro (anche dopo i 68 anni). Non hanno specificato quali misure siano adottate per attirare pediatri, dichiarando che sono competenza delle autorità locali.

Specializzazioni infinite

Nella Regione di Spalato e della Dalmazia sono previsti 38 team di assistenza pediatrica per l’età prescolare, dei quali 33 risultano convenzionati: 20 all’interno del centro sanitario e 13 come ambulatori privati convenzionati (in concessione). Ogni team ha in carico anche bambini sopra i 7 anni, e in alcuni casi anche maggiorenni, spiegano dal centro sanitario della contea. Attualmente sono in formazione 12 specializzande in pediatria; sottolineano che la durata della specializzazione influisce fortemente sull’organizzazione quotidiana del servizio: nominalmente dura 5 anni (60 mesi), ma nella pratica può superare i 7. Attualmente, una collega è in specializzazione da ben 13 anni.

Investimenti

Nella Città di Zagabria sono previsti 77 team pediatrici, ma solo 60 sono convenzionati. Nell’ultimo anno, sei pediatri hanno lasciato gli istituti di salute pubblica cittadini. Nonostante manchino ufficialmente 17 team, le autorità cittadine affermano che tutti i bambini ricevono comunque assistenza medica e che la cura dei pazienti più piccoli non è a rischio. Nei 32 ambulatori pediatrici della capitale croata vi è ancora disponibilità per l’iscrizione di 7.230 bambini. Inoltre, dove possibile, si invita i genitori a spostare i figli in età scolare presso i medici di famiglia, per alleggerire il carico dei team pediatrici destinati ai più piccoli. Attualmente, il 37 p.c. dei bambini iscritti agli ambulatori pediatrici nei centri sanitari di Zagabria ha più di 7 anni. Zagabria è anche pronta a stanziare fondi per il riscatto delle specializzazioni, investe in infrastrutture e attrezzature, ritenute fondamentali per attrarre personale. Recentemente sono stati rinnovati gli ambulatori pediatrici a Zapruđe e Knežija, e presto aprirà un nuovo ambulatorio a Gračani, che includerà anche un ambulatorio per l’assistenza ai bambini in età prescolare.

Incentivi

Nella Regione di Koprivnica eKriževci, i Comuni di Koprivnica, Križevci e Đurđevac offrono un sostegno annuale di 13.280 euro ai pediatri. Križevci va oltre, erogando 500 euro netti al mese come incentivo per rimanere in città dopo la specializzazione, pari a circa 9.000 euro lordi all’anno. Grazie a queste misure, nel 2024 tutti e tre i principali centri urbani della regione avevano un pediatra, ma la situazione è cambiata all’inizio dell’anno, con la partenza di due medici. “Riteniamo che nella nostra contea vi siano le migliori condizioni per i pediatri; le partenze sono avvenute per motivi personali, non per migliori condizioni altrove”, dichiarano dal centro sanitario di Koprivnica-Križevci.

Affitto pagato

Anche il Centro sanitario di Ragusa (Dubrovnik), insieme alla Regione, alla Città e ai Comuni limitrofi, sta cercando di creare migliori condizioni di vita per il personale medico. Viene loro coperto integralmente l’alloggio (tramite appartamenti di proprietà o pagamento dell’affitto), garantiti parcheggi gratuiti e altro ancora. Ai medici è consentito arrotondare lo stipendio con turni e reperibilità nel reparto pediatrico dell’Ospedale di Ragusa (Dubrovnik).

Nella Regione di Sebenico e Knin, il Comune di Knin, insieme ai Comuni vicini, intende cofinanziare lo stipendio del pediatra che accetterà di lavorare nella zona con un’aggiunta di circa 1.200 euro netti mensili, oltre alla possibilità di risolvere il problema abitativo. Le altre unità locali dell’area, finora, non hanno adottato misure specifiche.

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