La compagnia armatoriale Jadrolinija naviga a vista

Il presidente del Consiglio di vigilanza, Damir Zec, ha presentato le dimissioni criticando i costi elevati e la mancanza di preparazione nell'acquisto delle navi, sottolineando che molte di queste rimangono nei cantieri navali per mesi prima di entrare in servizio, con prezzi di acquisto spesso non giustificati

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La compagnia armatoriale Jadrolinija naviga a vista
Il traghetto Biokovo della Jadrolonija

Il presidente del Consiglio di vigilanza di Jadrolinija, Damir Zec, ha recentemente presentato le sue dimissioni, esprimendo il suo disaccordo con la politica gestionale della direzione. In risposta, la direzione della compagnia armatoriale ha dichiarato che la collaborazione con il Consiglio è stata ottima e che la Banca Mondiale ha riconosciuto Jadrolinija come un’azienda stabile e di successo. Questo riconoscimento ha aperto la strada a un pacchetto finanziario per lo sviluppo della flotta e delle tecnologie verdi.

La direzione ha manifestato il suo rammarico per le dimissioni di Zec, sottolineando che la cooperazione con il Consiglio di vigilanza è stata estremamente proficua. Durante l’ultima riunione, il Consiglio ha approvato all’unanimità investimenti e piani aziendali, permettendo all’azienda di superare la crisi pandemica globale e la crisi energetica mondiale.

Zec ha criticato l’acquisto di navi senza adeguata preparazione, ma la direzione ha risposto che negli ultimi sei anni sono stati realizzati 13 investimenti in flotta, rispettando gli standard marittimi e soddisfacendo le crescenti esigenze del traffico e della stagione turistica. Hanno evidenziato che la capacità di trasporto è migliorata, l’età media della flotta è diminuita, e il traghetto “Sveti Duje” sarà operativo entro la fine del mese.

Riguardo ai costi di manutenzione, allo sviluppo delle risorse umane, alla preparazione di nuove costruzioni e alla competenza tecnica menzionati da Zec, la direzione ha sottolineato che sono stati realizzati 13 importanti investimenti, tra cui la costruzione della “Dalmacija”, la nave più grande nella storia di Jadrolinija, che naviga tra Croazia e Italia. Questi investimenti hanno aumentato significativamente la capacità e la qualità del servizio sulle linee chiave, mantenendo la posizione di leadership nell’Adriatico.

Un altro risultato significativo è stato la firma, dopo vent’anni, del Contratto Collettivo Nazionale per i marittimi, che ha migliorato significativamente i diritti materiali dei lavoratori. Inoltre, la Banca Mondiale ha riconosciuto la stabilità di Jadrolinija, promuovendo un grande pacchetto finanziario e la cooperazione per progetti futuri di sviluppo della flotta e delle tecnologie verdi.

Zec ha criticato i costi elevati e la mancanza di preparazione nell’acquisto delle navi, sottolineando che molte di queste rimangono nei cantieri navali per mesi prima di entrare in servizio, con prezzi di acquisto spesso non giustificati. Ha anche espresso preoccupazioni riguardo all’acquisto di tre catamarani, che secondo lui ridurrebbe significativamente il potenziale di credito di Jadrolinija nei prossimi anni, scrive l’agenzia Hina.

Damir Zec, professore alla Facoltà di Ingegneria Marittima di Fiume e presidente del Consiglio di vigilanza di Jadrolinija dal 2017, ha espresso la speranza che le sue dimissioni vengano accettate. Ha affermato che ogni punto sollevato nel suo scritto meriterebbe un’ampia discussione e che l’Assemblea di Jadrolinija, composta da tre ministri, dovrebbe decidere sul suo futuro.

In conclusione, la direzione di Jadrolinija continua a difendere le proprie scelte strategiche e operative, mentre Damir Zec pone l’accento sulla necessità di una gestione più accurata e ponderata, sollevando importanti questioni sulla sostenibilità a lungo termine della compagnia.

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