La CI di Zagabria in festa per il suo 16º compleanno (foto)

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La CI di Zagabria in festa per il suo 16º compleanno (foto)
Furio Radin, Daniela Dapas e Ilario Schettino

La Comunità degli Italiani di Zagabria ha festeggiato il 16º anniversario dalla sua fondazione. La ricorrenza è stata celebrata al diWine Bar, un elegante e accogliente locale situato in via Ilica, a ridosso della centralissima piazza bano Josip Jelačić, adornato per l’occasione nei colori del Tricolore. A porgere il benvenuto agli ospiti, accorsi veramente in tanti, sono stati la presidente del sodalizio, Daniela Dapas e Oskar Arlant, rappresentante della minoranza nazionale italiana nella Città di Zagabria.
“Sono trascorsi 16 anni dalla nascita della Comunità degli Italiani di Zagabria. Da allora sono stati realizzati tantissimi eventi e progetti, ma il nostro successo più grande consiste nell’essere riusciti a coinvolgere nelle iniziative del sodalizio moltissimi soci. E il loro numero continua ad aumentare. Abbiamo avviato numerosissime collaborazioni, tra le quali mi preme sottolineare in particolare l’importanza di quelle con l’Ambasciata e l’Istituto italiano di cultura di Zagabria, con la Facoltà di Filosofia e ovviamente con l’Unione Italiana. Senza il loro aiuto e senza il loro sostegno tutto sarebbe molto più difficile”, ha dichiarato Daniela Dapas rivolgendosi agli ospiti, tra i quali il vicepresidente del Sabor e deputato della Comunità Nazionale Italiana al Parlamento croato, Furio Radin, Ilario Schettino, consigliere dell’Ambasciata italiana, Ezio Kozlović, consigliere dell’Assemblea dell’Unione Italiana eletto nella circoscrizione elettorale della CI di Zagabria… La presidente della CI di Zagabria ha sollecitato i presenti a spronare i loro parenti, amici e conoscenti a interessarsi alle attività promosse dal sodalizio. “Le nostre porte – ha proseguito – sono aperte a tutti, non soltanto agli appartenenti alla CNI. Chiunque lo desideri può diventare socio o socio sostenitore. Mi auguro che in futuro diventeremo ancora più numerosi e ancora più gioiosi”.

Tantissimi gli ospiti

Nel suo indirizzo di saluto Furio Radin ha affermato d’essere “particolarmente lieto d’essere qui assieme a voi a festeggiare l’anniversario della CI di Zagabria”. “Un sodalizio che considero un po’ anche il mio e che 16 anni fa ho contribuito a far diventare una realtà, assieme all’Ambasciata italiana, che all’epoca teneva moltissimo a veder nascere questa realtà”, ha affermato Radin. “In seno all’UI – ancora il vicepresidente del Sabor – si discusse sulla necessità d’istituire una Comunità degli Italiani dove gli italiani non sono autoctoni. Tuttavia, se da un lato è vero che Zagabria non fa parte del nostro territorio d’insediamento storico, non dobbiamo scordarci che i soci di questo sodalizio, che non era stato accettato subito da tutti, sono italiani autoctoni. Si tratta prevalentemente di connazionali originari o provenienti dall’Istria, da Fiume, del Quarnero, dalla Dalmazia o dalla Slavonia occidentale e dalla Moslavina, territori, quest’ultimi, dove la nostra presenza è radicata nella storia; oltre, naturalmente, a qualche zagabrese nel vero senso della parola. E accanto a loro troviamo, inoltre, tanti filoitaliani, amici degli italiani e dell’Italia”. Radin ha puntualizzato che l’esistenza di una Comunità degli Italiani a Zagabria è “un fatto di grande valore”. “Lo sostengo perché reputo che tutte le Comunità Nazionali dovrebbero avere un proprio ‘Circolo’ pure nella capitale. Lo ritengo per il semplice motivo che nella capitale succedono ed è possibile fare tante cose”, ha rilevato Radin.
Nel porgere gli auguri dell’Ambasciatore Pierfrancesco Sacco, impossibilitato a prendere parte all’evento a causa di un impegno con la Camera di commercio italo-croata (ente in seno al quale ricopre la carica di presidente onorario, nda), Ilario Schettino ha rilevato che per l’Ambasciata è sempre un onore e un piacere partecipare agli eventi della CI di Zagabria. “Le Comunità degli Italiani all’estero, in particolare in Croazia che ospita una Comunità italiana autoctona, costituiscono per noi un po’ il cuore pulsante della presenza italiana. Queste non sono parole al vento. Sappiamo il contributo che date”, ha notato Schettino, evocando il ruolo di ponte tra le due sponde dell’Adriatico svolto da un lato dalla CNI e dall’altro dalla Comunità croata in Italia. “Assieme al lavoro straordinario svolto dall’On. Radin, cerchiamo sempre di fornire il massimo sostegno, in particolare vedendo questa minoranza in modo evolutivo, dunque in continuo aggiornamento, consci del suo ruolo di ponte con l’Italia, parte integrante del processo di rafforzamento delle relazioni bilaterali che è in corso ed è in forte crescita”, ha osservato Schettino, che a conferma delle sue parole ha ricordato che in occasione della sua recente missione a Zagabria il vicepresidente del Consiglio e ministro italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato sia Furio Radin che il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul.
Nel corso della serata è stata organizzata una degustazione di vini prodotti da viticoltori istriani di origini italiane, ovvero provenienti da alcune tra le cantine vinicole – Poletti, Benvenuti, Degrassi, Kozlović, Capo, Cattunar, Ravalico e Cossetto, quelle indicate nell’invito degli organizzatori della serata – più celebri della penisola. Durante la serata, la cui colonna sonora è stata curata dal rinomato jazzista Darko Gulić Gule, si è potuta assaggiare anche un’eccellente selezione di salumi, insaccati e formaggi, nonché di dolci squisiti.


Furio Radin ed Ezio Kozlović

Un’eccellente selezione di insaccati e dolci

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