
La centrale nucleare di Krško, situata nella parte meridionale della Slovenia, al confine con la Croazia, ha interrotto preventivamente la sua produzione a causa di un lieve rilascio nel sistema primario all’interno dell’edificio di protezione. Tuttavia, dalla centrale elettrica è stato assicurato che ciò non ha avuto alcun impatto su dipendenti, cittadini o ambiente circostante. Saša Medaković, membro del Consiglio di amministrazione dell’impianto di Krško, ha commentato la temporanea interruzione dell’impianto ai microfoni della Tv nazionale (Htv), svelando che la centrale rimarrà chiusa per circa dieci giorni.
“Stiamo ancora cercando di individuare la causa esatta del problema, ma stiamo facendo progressi nella sua risoluzione. Si tratta di una piccola fuoriuscita nel nostro circuito primario, con una perdita di circa mezzo litro al minuto, quantità relativamente difficile da rilevar”, ha detto Medaković.
“Non c’è alcun motivo di preoccupazione. L’intera situazione è sotto totale controllo fin dall’inizio. La nostra cultura della sicurezza è tale che affrontiamo anche il più piccolo problema con la massima serietà e intraprendiamo tutte le misure necessarie per garantire la massima sicurezza nucleare. Non ci saranno conseguenze né alcun pericolo per la popolazione e l’ambiente. Stiamo cercando di individuare il problema per risolverlo”. Medaković ha anche rassicurato che non ci saranno aumenti delle radiazioni.
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