Kolinda: «Negli Usa non mi mandò Tito, ma mio papà macellaio»

Il Presidente della Repubblica uscente commenta le ultime critiche che le sono piovute addosso

0
Kolinda: «Negli Usa non mi mandò Tito, ma mio papà macellaio»

La campagna elettorale per le prossime Presidenziali, nonostante manchi tuttora la data ufficiale (si vocifera il 22 dicembre, con l’eventuale ballottaggio il 5 gennaio 2020), sembra essersi concentrata su un’unica domanda: si viveva meglio nell’ex Jugoslavia o si sta meglio ora in Croazia?
Anche l’ultima intervista rilasciata dal Capo dello Stato uscente è stata portata avanti su questa falsariga. Kolinda Grabar-Kitarović, infatti, ha subito voluto mettere in chiaro che a mandarla a studiare negli Stati Uniti negli anni Ottanta “non è stato Tito, bensì mio padre, che era macellaio e che faceva i salti mortali per farci vivere una vita dignitosa”.
Durante l’intervista al canale all news N1, al Presidente della Repubblica è stato fatto notare che ha potuto recarsi negli States con il passaporto jugoslavo e che la sua dichiarazione di aver vissuto dalla parte sbagliata della Cortina di ferro non sia completamente esatta. “Sì, è vero, però va ricordato che Tito era una persona intelligente e quando ha capito che l’ex Paese stava andando a rotoli, aveva deciso di allentare la presa…”.
Infine, Kolinda Grabar-Kitarovià è stata molto concisa nell’esprimere un parere sui suoi antagonisti nella corsa al Pantovčak: “Zoran Milianović sarebbe un ritorno al passato, mentre Miroslav Škoro è un esperimento che la Croazia ora non può permettersi”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display