Il 2025 si prospetta come un grande anno per quanto riguarda i rapporti fra Italia e Croazia. Parola di Paolo Trichilo, ambasciatore d’Italia a Zagabria. “Mi fa molto piacere poter fare gli auguri a tutti i lettori della Voce del popolo. Un saluto anche all’Unione Italiana, che è l’organismo rappresentativo, alle Comunità degli Italiani, tutte quante, con ognuna di loro che svolge le sue attività e contribuisce in modo particolare alla ricchezza di questi luoghi. Un augurio anche al rappresentante della minoranza nazionale italiana al Sabor, onorevole Furio Radin, che continua il suo impegno al Parlamento, a sostegno dei diritti della minoranza italiana. Auguri anche a tutto il personale dell’Ambasciata e di tutte le istituzioni che lavorano qui in Croazia in rappresentanza dell’Italia; come scrivo nelle newsletter i risultati sono sempre il frutto del lavoro di tutti quanti, un lavoro che magari non è immediatamente visibile, ma che è importantissimo. I servizi offerti dell’Ambasciata e dal Consolato non sono meno importanti di tutta la diplomazia pubblica e delle attività economiche e culturali. Infine, un augurio anche a tutti i giornalisti della Voce del popolo e ai dipendenti dell’EDIT in generale, che seguono sempre con grande attenzione tutto quello che l’Ambasciata organizza”, ha affermato l’ambasciatore per desiderare un buon 2025 proprio a tutti.
I rapporti politici
Considerando che siamo stati chiamati direttamente in causa, non possiamo dunque fare altro se non cogliere quest’occasione per ricapitolare tutto quello che si è fatto nel corso di questo 2024, ricco di appuntamenti a 360 gradi, ma anche di importanti azioni diplomatiche, ricordando che questo non è che il primo anno in Croazia di Trichilo come ambasciatore, che ha assunto l’incarico nove mesi fa.
“È stato un periodo molto intenso. Poco prima del mio arrivo c’è stato un evento molto importante come il Comitato bilaterale Italia-Croazia, presieduto dai due ministri degli Esteri con la collaborazione che è continuata in modo molto positivo per tutto questo tempo. Nel corso dell’anno c’è poi stata anche la visita al Dubrovnik Forum da parte del capo della diplomazia italiana, nonché vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, il quale oltre a essere intervenuto al Forum ha incontrato anche il premier croato, Andrej Plenković. Inoltre, solo qualche settimana fa, il ministro degli Esteri croato, Gordan Grlić Radman, è stato al Rome MED Dialogues. C’è stata poi la visita della Commissione parlamentare del gruppo di amicizia Italia Croazia, in quella che è stata la prima visita di una Commissione straniera in Croazia dopo le elezioni per il rinnovo del Sabor. Oltre a tutto questo si è svolta anche la trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia a Zaprešić, dove si sono incontrati i tre ministri degli Interni, Matteo Piantedosi, Davor Božinović e Boštjan Poklukar”, ha affermato l’ambasciatore. Questa serie di eventi da soli potrebbero bastare per descrivere l’ampiezza e la complessità dei rapporti fra Italia e Croazia, ma come già spiegato dall’ambasciatore, questa non è che la punta dell’iceberg, ossia quella parte di diplomazia visibile, evidente a tutti. Il tessuto di rapporti è estremamente più vasto e non riguarda soltanto le istituzioni nazionali, bensì tutta una serie di realtà private e pubbliche che collaborano ogni giorno.
Promozione delle attività
“Nel corso del 2024 le attività sono state tante, sia quelle economiche che culturali, con molta dell’attenzione che è stata dedicata alla Comunità Nazionale Italiana. Per riuscire a comunicare tutta questa mole di attività proprio in collaborazione con l’EDIT abbiamo creato una nostra newsletter, con due numeri che sono già stati pubblicati e quello relativo al terzo trimestre che uscirà a breve. Lavoriamo molto tramite il sito dell’Ambasciata, ma comunichiamo anche su Facebook e su X, per far diffondere le attività che vanno ad accrescere i rapporti tra i nostri due Paesi nella comune partecipazione all’Unione europea, oltre che quella nell’alleanza della NATO, senza scordare ovviamente la dimensione mediterranea e ancor più nello specifico adriatica, una dimensione di vicinanza e collaborazione in vari settori. Questi rapporti non sono solo fra Stati e Governi, ma anche tra imprese e ditte e infatti l’Italia è il primo partner commerciale della Croazia, un dato che vale sempre la pena sottolineare. Inoltre c’è tutto il lato della società civile in cui sicuramente vi è la Comunità Nazionale Italiana, che ho avuto modo di visitare a più riprese incontrando tante Comunità. D’altro canto ricordiamo anche la minoranza croata in Italia, la cui presenza stiamo aiutando a promuovere. Ci sono poi associazioni non governative di varia natura con cui si intrattengono rapporti di collaborazione. Fra queste risulta lo sport, un settore che mi permette di ricordare la Giornata italiana dello sport, che quest’anno è stata organizzata per la prima volta in Croazia e che ha visto un’ottima collaborazione con l’Unione Italiana che è stata partner della Giornata”, ha affermato Trichilo.
La cultura fa da ponte
L’ambasciatore ha poi riassunto una parte delle attività culturali organizzate nel corso dell’anno. “C’è stata la Giornata del design italiano, che si è svolta a Zagabria, la Settimana della cucina italiana, la Giornata della scienza, nell’ambito della quale è stata organizzata una conferenza sulla Valle dell’idrogeno nel Nord Adriatico, a cui la Voce ha dedicato molti articoli. Proprio nei giorni scorsi si è svolta prima a Fiume e poi a Zagabria la Giornata dello spazio, con una serie di scienziati provenienti da Catania che hanno tenuto delle lezioni a riguardo. C’è poi un’iniziativa dedicata ai giornalisti per premiare i migliori articoli o servizi televisivi dedicati all’Italia, con la premiazione che si svolge nella Casa del giornalismo di Zagabria, con una menzione speciale per la Voce. Per fare tutto questo c’è una collaborazione con l’Istituto italiano di cultura, che ha la sua sede qui a Zagabria, ma che lavora su tutto il territorio e cerca di coprire dall’archeologia al teatro passando per la musica e la letteratura e che collabora molto bene con la CNI. In questo ambito abbiamo collaborato ad esempio all’Ex tempore di Grisignana, che abbiamo portato a Zagabria con una mostra dedicata, con altre collaborazioni che hanno riguardato la diffusione della letteratura fiumana. C’è poi l’Agenzia per il commercio estero, l’ICE, che lavora per favorire il commercio tra i due Paesi e gli scambi economici. In questo ambito lavora anche la Camera di commercio italo-croata, che quest’anno ha festeggiato i dieci anni di attività con una bella serata alla quale ha preso parte anche il ministro croato dell’Economia, Ante Šušnjar. Da questo punto di vista si stanno intensificando anche le attività di coordinamento tra Ambasciata e Consolato generale, come ad esempio nel caso della Settimana della cucina italiana nel mondo, alla realizzazione della quale lavoriamo molto bene insieme facendo squadra per cercare di fare in modo che tutti diano il loro contributo per quello che è il vero obiettivo, ossia il rafforzamento dei rapporti tra Italia e Croazia, sia fra istituzioni che fra le persone”, ha evidenziato Paolo Trichilo.
Un 2025 da scoprire
L’ambasciatore non ha voluto svelare molto riguardo ai piani per il 2025. “Proseguirà con molte iniziative, perché fra l’Italia e la Croazia c’è un rapporto a 360 gradi. Il primo appuntamento sarà a Osijek, alla fine di gennaio, quando sarà inaugurata una mostra archeologica sugli etruschi, da parte dell’Istituto di cultura. Si tratta di una mostra molto importante che è stata in giro per il mondo e che ora farà tappa anche in Croazia”, ha affermato Paolo Trichilo. L’ambasciatore ha detto anche di come si stia lavorando per portare in Croazia dei grandi artisti, ma ha preferito non sbilanciarsi sui nomi, sia per lasciare il piacere della sorpresa per ogni singola attività che verrà organizzata nel corso dell’anno sia perché in casi come questi la scaramanzia non fa mai male.
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