Istria, stop all’abusivismo: al via le demolizioni

Alla presenza dell’ispettore capo Andrija Mikulić, è iniziata la distruzione di 14 edifici costruiti illegalmente, di cui 3 nell’Umaghese, 5 nel Rovignese e 6 nell’area di Lisignano. Finora rimosse 130 strutture ed emesse multe per 1,4 milioni di euro

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Istria, stop all’abusivismo: al via le demolizioni
Un immobile abusivo abbattuto nell'area di Rovigno. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Come annunciato il mese scorso dall’Ispettorato di Stato, mercoledì 8 marzo è iniziata a Rovigno la demolizione degli edifici abusivi, in presenza dell’ispettore capo Andrija Mikulić.
Sono 14 in totale gli immobili che per ora saranno demoliti in Istria, di cui 3 ubicati nell’Umaghese, 5 nel Rovignese e 6 in quel di Lisignano. Sotto la lente d’ingrandimento pure le zone del Dignanese, di Valle e di Medolino.
Come ha rilevato l’ispettore capo Mikulić, “prima di emettere la delibera di demolizione, controlliamo tutta la documentazione. In alcuni casi abbiamo constatato che alcuni certificati non erano stati emessi dall’organo competente, per cui evidentemente si tratta di falsi e quindi abbiamo denunciato i casi a chi di competenza”. Ha specificato che due abusivi stanno provvedendo alla demolizione in proprio, altri tre stanno concludendo l’operazione.

L’ispettore capo ha affermato che dal mese di aprile del 2019 in qua in Istria sono stati demoliti 130 edifici ed emesse multe per un totale di 1,4 milioni di euro. In tutta la Croazia, nello stesso periodo, le costruzioni demolite sono state 935 e le sanzioni ammontano a 6 milioni di euro.
Mikulić ha colto l’occasione per sollecitare tutte le Città e i Comuni a una collaborazione proficua, auspicando in una rapida ed efficace soluzione della problematica attuale del territorio.
“Gli ispettori edili all’opera in Istria sono 7-8 e stanno lavorando sodo. Oggi (ieri per chi legge, nda) è stato chiuso il 100.esimo cantiere abusivo. Le operazioni di demolizione si protrarranno alcuni giorni. Quanto si trova nelle costruzioni da demolire viene evidenziato e immagazzinato per un determinato periodo”, ha spiegato Mikulić.
La Città di Rovigno, in un comunicato, sostiene pienamente la demolizione delle costruzioni abusive e tutto quanto intrapreso dall’Ispettorato per tutelare il territorio e l’ambiente e condanna severamente qualsivoglia forma di abusivismo edilizio sui terreni agricoli e boschivi al di fuori delle aree edificabili.


“Da anni abbiamo segnalato le deleterie conseguenze dell’abusivismo; case, ville con piscina e interi insediamenti turistici abusivi hanno un impatto negativo sull’ambiente, in quanto sorti in aree non previste per l’urbanizzazione”.
Nel comunicato si segnala che la Città di Rovigno, la Regione istriana e altre Città e Comuni della penisola hanno a più riprese segnalato il fenomeno dell’abusivismo edilizio, che ha interessato terreni agricoli e la costa. Dal 2017 a oggi la Città di Rovigno ha inoltrato oltre 200 denunce relative a costruzioni abusive.
La Città di Rovigno unitamente ad altre autonomie è firmataria di una Dichiarazione con la quale, tra l’altro, si chiede l’istituzione di Ispettorati edili negli autogoverni locali, il che garantirebbe una maggiore efficacia, con la possibilità d’intervenire per risolvere la questione sul nascere.
L’abusivismo edilizio porta con sé conseguenze a lungo termine, spesso irreversibili e ne patiscono l’infrastruttura e l’ambiente. Ne sono prova gli allagamenti dei terreni agricoli, perché nel costruire abusivamente si distruggono i canali di scolo delle acque piovane. Continuando di questo passo, sarà difficile sanare le conseguenze della devastazione. “Speriamo che le demolizioni di costruzioni abusive faranno desistere potenziali costruttori abusivi”, si conclude nel comunicato.

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