La Commissione europea ha dato luce verde al piano croato per il prolungamento della validità del contratto di concessione per la gestione e l’ampliamento dell’Ipsilon istriana alla Bina-Istra. L’operazione è stata giudicata conforme alle regole comunitarie in materia di aiuti statali. L’Esecutivo comunitario ha vagliato il piano in oggetto ai sensi delle regole che disciplinano le modalità alle quali gli Stati membri possono, in situazioni particolari, riconoscere determinate compensazioni alle compagnie alle quali è affidato il compito di provvedere agli oneri connessi ai servizi pubblici, ovvero la copertura di costi aggiuntivi implicati dall’erogazione dei medesimi. Nella valutazione della documentazione si è tenuto conto pure degli atti sanciti dai regolamenti Ue sugli appalti pubblici e in particolare alle Direttive Ue sull’aggiudicazione dei contratti di concessione. “La Commissione ha stabilito che la misura è necessaria e adeguata per assicurare la sicurezza dell’autostrada e ridurre gli ingorghi. Inoltre, la Commissione è giunta alla conclusione che la misura è proporzionata, la Bina-Istra non riceverà un rimborso eccessivo in violazione alla concorrenza e al commercio tra i Paesi membri”, si legge nel comunicato emesso dalla Commissione europea.
La Croazia ha notificato alla Commissione l’intenzione di prolungare la concessione fino al 2041 in modo da soddisfare le condizioni affinché la Bina-Istra possa completare il raddoppio delle tratte nordoccidentale e nordorientale dell’Ipsilon, inclusa la realizzazione di ulteriori due corsie tra lo svincolo di Mattuglie e il Tunnel del Monte Maggiore. La Bina-Istra gestisce l’Ipsilon istriana dal 1995. Nel giugno del 2018 e nell’agosto del 2020 la Commissione europea ha dato l’ok all’integrazione e al prolungamento della concessione la società (franco-croata) e la Repubblica di Croazia. L’Ipsilon istriana è un complesso di autostrade (e parzialmente ancora di superstrade), costituita dall’A8 (Mattuglie-Canfanaro) e dall’A9 (confine di Stato tra Slovenia e Croazia-Canfanaro-Pola). Il suo nome deriva dalla forma disegnata dalle due arterie.
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