
I prezzi dei beni e dei servizi per il consumo personale in Croazia, misurati attraverso l’indice dei prezzi al consumo, sono aumentati in media dell’1,6% a settembre 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa è la stima preliminare pubblicata oggi, martedì 1 ottobre, dall’Ufficio nazionale di statistica. Rispetto al mese di agosto, i prezzi sono cresciuti in media dello 0,3%.
Questo andamento conferma il proseguimento del trend di riduzione del tasso d’inflazione annua, misurata tramite l’indice dei prezzi al consumo, che dura ininterrottamente dal settembre 2023. I dati definitivi sull’indice dei prezzi al consumo per settembre 2024, secondo la classificazione ECOICOP, verranno pubblicati il 16 ottobre.
Le stime di Eurostat
Secondo i dati di Eurostat, la prima stima dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo per l’area dell’euro a settembre indica che i prezzi in Croazia sono aumentati del 3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il tasso medio annuo di inflazione per l’intera zona euro a settembre si attesta all’1,8%.
Tra i Paesi con un tasso di inflazione superiore a quello croato si trovano il Belgio (4,5%), i Paesi Bassi (3,3%) e l’Estonia (3,2%). La Grecia ha registrato un tasso di inflazione identico a quello croato, pari al 3%, mentre le altre nazioni dell’Eurozona hanno registrato un tasso d’inflazione annuo inferiore rispetto alla Croazia, secondo l’indice armonizzato dei prezzi al consumo.
Il tasso di inflazione annuo di settembre è inferiore a quello di agosto (1,8%), luglio (2,2%) e giugno (2,4%).
Quali sono stati gli aumenti dei prezzi?
Analizzando le principali componenti dell’indice dei prezzi, si osserva che i servizi hanno registrato un aumento del 6,2% su base annua a settembre. I prezzi di alimenti, bevande e tabacco sono aumentati del 3,2%, mentre i prodotti industriali non alimentari esclusa l’energia hanno segnato un incremento dello 0,6%. Al contrario, i prezzi dell’energia sono diminuiti del 7,3%.
Rispetto ad agosto, si stima un aumento del 2,9% per i prodotti industriali non alimentari esclusa l’energia e dello 0,2% per alimenti, bevande e tabacco. Nello stesso periodo, secondo la stima preliminare, i prezzi dell’energia sono diminuiti del 2% e quelli dei servizi dello 0,7%.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.