Centomila euro e divieto di trasferta per i prossimi tre impegni europei. Questa la multa inflitta dall’Uefa al Rijeka per gli incidenti provocati dall’Armada allo Stožice di Lubiana, nel secondo tempo del match di ritorno dei play-off di Conference League, che i quarnerini hanno perso per 5-0 contro l’Olimpija di Lubiana. Inoltre, alla società fiumana è stato imposto di mettersi in contatto con il club sloveno per trovare un accordo sulla somma che dovrà versare per i danni causati allo stadio: nel comunicato dell’Uefa, si legge che sono stati bruciati e distrutti circa 300 seggiolini. Il Rijeka è stato multato per gli “incidenti, il lancio di bengala in campo e sulle tribune dei tifosi di casa e per i danneggiamenti causati allo Stožice”.
Mano pesante, quindi, del massimo organo calcistico europeo contro la società fiumana e i suoi tifosi, che la sera del 29 agosto scorso si resero protagonisti di grossi incidenti nella tribuna riservata agli ospiti. Al 59’, sul risultato di 4-0 per i padroni di casa, l’Armada decise di dare sfogo a tutta la sua inciviltà, mettendo a rischio l’incolumità degli spettatori presenti allo stadio. Il delegato, addirittura, decise di far sgomberare il settore ospiti e la partita riprese soltanto dopo mezz’ora.
L’Uefa ha multato anche l’Olimpija. Alla società di Lubiana è stata inflitta un’ammenda di 85mila euro. Inoltre, è stata decisa anche una pena con il condizionale, ossia la chiusura di parte dello stadio, che sarà attivata se il comportamento dei tifosi sloveni dovesse ripetersi in Europa nei prossimo due anni. Il motivo? I messaggi di stampo razzista. La multa, invece, è stata inflitta a causa dell’uso di mezzi pirotecnici, del lancio di oggetti in campo, ma anche per motivi organizzativi: i tifosi all’ingresso non sono stati perquisiti in modo adeguato e non sono stati evitati gli incidenti
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