Incendio nel Carso sloveno posto sotto controllo

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Incendio nel Carso sloveno posto sotto controllo
Un po' di riposo per i Vigili del fuoco. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

L’incendio che sta divampando da giorni in Slovenia, considerato il più grande nella storia del Paese, ha distrutto finora circa 3.500 ettari di terreno. Lo ha dichiarato il premier sloveno Robert Golob che oggi ha effettuato un sopralluogo nel Carso per accertarsi della gravità della situazione. Ad accompagnarlo il ministro degli Affari esteri Tanja Fajon e il Comandante dei Vigili del fuoco Srečko Šestan. Nel primo pomeriggio, comunque, il vasto rogo è stato posto sotto controllo, come confermato anche da Simon Vendramin, responsabile dell’intervento. “In alcuni luoghi ci sono ancora dei focolai attivi. I Vigili del fuoco sloveni e 10 mezzi aerei li stanno affrontando. Speriamo di riuscire a controllarli, nonostante la minaccia del vento ma anche perché riguardano una zona impervia”, ha dichiarato Vendramin. Ricorderemo che velivoli antiincendio sono stati inviati da Austria, Croazia, Italia, Ungheria, Serbia e Slovacchia. Non solo Canadair ed elicotteri sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento delle fiamme. Gli appartenenti all’Esercito sloveno hanno fatto uso anche di un drone munito di termocamera che ha sorvolato le zone interessate dai roghi ma anche quelle in cui è possibile che si formino nuovi focolai. I soldati che gestiscono il drone in volo forniscono le informazioni necessarie sui focolai ai Vigili del fuoco che successivamente si mettono in azione per spegnerli.
Circa 1.500 pompieri anche oggi hanno un gran daffare. Seguono con attenzione le previsioni meteorologiche e la direzione del vento che potrebbe rinvigorire le fiamme. Vendramin ha fatto sapere che l’area nei prossimi giorni sarà tenuta d’occhio dai Vigili del fuoco.
“Qualche goccia di pioggia e lo straordinario lavoro dei nostri Vigili del fuoco con il prezioso aiuto arrivato dal cielo ci fanno sperare che presto potremo sconfiggere gli incendi”, ha scritto Fajon su Twitter, ringraziando le squadre dei pompieri che hanno operato fin qui. Da segnalare che ai Vigili del fuoco e agli appartenenti all’Esercito si sono associati pure 260 taglialegna impegnati nel lavoro di disboscamento onde fermare l’avanzare delle fiamme. Nell’area di Castagnevizza si stanno ripulendo i bordi dell’area incendiata ma è impossibile addentrarsi in sicurezza data anche la presenza di ordigni esplosivi. Nell’arco di sette giorni ne sono stati rimossi 120 del peso complessivo di 750 chilogrammi.

 

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