In Croazia si compra «poco»

L’Eurostat pubblica le statistiche sulle vendite al dettaglio

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In Croazia si compra «poco»

La Croazia ha dei problemi con il mercato della vendita al dettaglio? Secondo l’Istituto statistico europeo (EUROSTAT) la risposta potrebbe essere affermativa, almeno se confrontata con i dati degli altri Paesi dell’Unione europea. Nel mese di novembre, infatti, in media la vendita al dettaglio è aumentata notevolmente, in modo particolare nei confronti del mese precedente, mentre in Croazia c’è stato un crollo.

 

Considerando una serie di parametri che permettono di pesare la vendita nei vari mesi senza che questa subisca l’influenza del turismo, in media c’è stato un aumento dello 0,9 per cento, rispetto a ottobre, quando si era verificato un aumento dello 0,4 per cento rispetto a settembre. L’Eurostat parla poi di valori simili anche se vengono presi in considerazione i soli Paesi dell’Eurozona, ossia quelli in cui viene usato l’euro come moneta ufficiale.

In questo contesto europeo gli aumenti più significativi sono stati rilevati in tutta una serie di prodotti non alimentari, con la loro vendita al dettaglio che è aumentata dell’1,4 per cento in un mese a livello dell’Unione e dell’1,6 per cento a livello di Eurozona.

In contrasto, invece, il settore energetico, dove la vendita al dettaglio nei distributori di benzina è scesa dell’1,1 per cento a livello di Unione e dell’1,5 per cento a livello di eurozona, con i valori di ottobre che si discostano di poco da quelli di novembre.

Se è questa la situazione media a livello europeo, fra le singole nazioni le differenze sono però abbastanza notevoli, con alcuni stati in cui c’è stato un incremento molto forte delle vendite e altri dove queste sono state invece in calo. Al primo posto emerge la Spagna, dove a novembre si è mediamente venduto il 4,9 per cento in più, seguita da Lussemburgo e Portogallo, con il 4 e il 2,8 per cento. Il più grande calo delle vendite si è visto invece in Austria, con una perdita del 4,1 per cento, seguita da Lettonia, 3,6 per cento e Croazia, 3,1 per cento.

La classifica finale potrebbe essere un po’ diversa, considerando che l’Eurostat non dispone al momento ancora dei dati di Repubblica Ceca, Irlanda, Grecia, Italia e Cipro, ma un calo delle vendite al dettaglio del 3,1 per cento non può far stare allegri indipendentemente dai risultati altrui.

I dati annuali, invece, parlano di andamenti diversi, molto più positivi, con incrementi del 7,9 per cento in media fra gli stati membri dell’Unione e del 7,8 per cento fra quelli dell’Eurozona, con il settore in più forte risalita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso che è proprio quello dei distributori di benzina, dove si vede un più 17,5 per cento a livello di tutta l’Unione e addirittura del più 19,5 per cento fra i soli Paesi dell’Eurozona.

Per finire va riportato l’interessante dato riguardo al più grande aumento di vendita al dettaglio registrato fra il novembre di questo anno e quello dell’anno scorso, che riguarda la Slovenia dove si è visto un record del 41,1 per cento. Seguono poi, molto distanti, Francia e Polonia, dove ci sono stati degli aumenti rispettivamente del 22,7 e del 14,5 per cento.

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