In Croazia quattro grandi città

Il primo cittadino di Spalato è tornato a pretendere che al capoluogo della Dalmazia, a Fiume e Osijek sia riconosciuto uno status giuridico analogo a quello del quale gode Zagabria, che ai sensi dell’ordinamento nazionale è parificata alle Regioni

0
In Croazia quattro grandi città

Il sindaco di Spalato, Ivica Puljak, ha annunciato che sottoporrà al vaglio del Sabor la proposta di far riconoscere al capoluogo della Dalmazia, ma anche a Fiume e a Osijek, uno status analogo a quello della Città di Zagabria. Ai sensi dell’ordinamento croato la capitale è equiparata alle Regioni. Di conseguenza alla sua amministrazione, sotto certi punti di vista, risulta più semplice gestire molte delle questioni di carattere comunale che oberano ogni città. “Chiederemo al Parlamento di concedere a Spalato, Fiume e Osijek, e forse pure ad altre unità di autogoverno a livello locale il diritto di amministrare in tutto e per tutto le rispettive circoscrizioni, contribuendo così a fare gestire in modo ordinato il territorio, senza imbattersi continuamente in barriere burocratiche di vario ordine e genere”, ha detto Puljak. “Chiederemo – ha proseguito – che Spalato goda delle prerogative riconosciute attualmente solamente a Zagabria”. Puljak ha dichiarato di aver affrontato l’argomento in occasione del suo recente incontro con il primo ministro Andrej Plenković. Puljak non ha svelato se il premier fosse incline o meno alla sua idea. Ha però ammesso che alla riunione ha partecipato anche il presidente della Regione di Spalato e della Dalmazia, Blaženko Boban, il quale si è dichiarato apertamente contrario alla possibilità di veder riconoscere a Spalato l’autorità di decidere su questioni attualmente di esclusiva competenza della Contea.

Ivica Puljak

Edicole abusive

Al fine d’illustrare le ragioni che lo hanno spinto a imbarcarsi in questa battaglia Puljak ha portato l’esempio di alcune edicole abusive sorte a Spalato. Ha spiegato che in certe zone la Città ha potuto farle rimuovere senza troppi problemi, mentre in altre aree cittadine l’impresa è risultata impossibile perché per far intervenire le ruspe è necessario ottenere l’assenso della Regione o addirittura dello Stato. Intralci burocratici che a Zagabria non sussistono. L’idea di riconoscere a Spalato, Fiume e Osijek uno status analogo o perlomeno simile a quello della capitale riemerge ciclicamente sulla scena politica. Tuttavia, finora nessun dei sindaci delle tre città in questione hanno tentato di portare in porto il progetto con troppa convinzione, probabilmente per non suscitare le ire dei colleghi di partito al timone delle Regioni o quello dei partner di maggioranza in sede di consiglio municipale.

Fiume è il capoluogo del Quarnero

I vasi di Pandora

Lo scatto di categoria di Fiume, Osijek e Spalato è stato boicottato più o meno apertamente anche da tutte quelle correnti politiche che non vedono di buon occhio la possibilità che sia rivista l’intera suddivisione amministrativa del Paese. La possibilità che a fianco di Zagabria, uno status particolare sia riconosciuto pure a Osijek, Spalato e Fiume è visto spesso come un tentativo di ridisegnare la suddivisione amministrativa del Paese, o peggio ancora di ridurre il numero delle unità di autogoverno a livello territoriale. Per molti politici non uno, bensì due potenziali “vasi di Pandora”

Osijek è il principale centro della Croazia pannonica

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display