Il turismo messo a dura prova

Il blocco delle frontiere tra le Regioni rischia di affossare ogni speranza degli albergatori per il periodo festivo

0
Il turismo messo a dura prova

Le nuove restrizioni imposte dal governo di Zagabria hanno messo a dura prova il settore alberghiero. Dall’Associazione degli albergatori (UPUHH), hanno fatto sapere di essere pronti a rispettare i provvedimenti antiepidemici, essendosi adeguati a tutte le nuove disposizioni in materia di distanziamento e igienizzazione, ma c’è una misura restrittiva contro la quale non possono fare nulla e che rischia di compromettere anche quel giro d’affari minimo, ovvero quel barlume di speranza, rappresentato dal turismo interno. Si tratta del divieto di abbandonare il luogo di residenza, che in questo caso coincide con il territorio della Regione d’appartenenza, salvo l’eccezione per la Città di Zagabria, che viene considerata dall’ordinanza della Task force della Protezione civile un tutt’uno con il circondario, ossia con la Regione zagabrese. A dire il vero dall’ottica epidemiologica anche l’isola di Pago – peraltro divisa tra la Regione di Lika e Segna e la Contea zaratina – è stata considerata dalla Task force un tutt’uno per evitare situazioni grottesche e inutili difficolltà: infatti il confine tra le due Regioni passa non lontano dalla celeberrima spiaggia di Zrće.

Un’immagine idilliaca di Capocesto (Primošten) in dicembre

“In questo momento è estremamente difficile stimare quanti turisti nostrani si riverseranno negli alberghi o in altri siti ricettivi durante le vacanze invernali, perché la limitazione di abbandonare la propria Regione di residenza mette a dura prova il concetto di turismo. Anche con gli stranieri, però, la situazione non è che sia migliore, in quanto ci sono tutta una serie di limitazioni alla circolazione internazionale, con problemi e rallentamenti nell’attraversamento dei confini”, ha affermato il direttore dell’Associazione degli albergatori, Bernard Zenzerović.

Ciononostante Zenzerović ha spiegato come ci sia un certo interesse turistico, in modo particolare nei confronti di quelle località che hanno usualmente molti alberghi aperti nel periodo invernale. “Le misure restrittive attualmente in vigore andranno però a influire anche sul numero di alberghi e campeggi che rimarranno aperti nelle prossime settimane. Gli albergatori hanno già dimostrato di comportarsi in modo responsabile nel corso dell’anno: non c’è alcun edificio preposto a ricevere turisti che sia diventato un focolaio di epidemia. È importante che le misure antiepidemiche vengano rispettate, perché non ci sarà un miglioramento della situazione nel mondo del turismo finché il numero di nuovi casi non scenderà”, ha affermato Bernard Zenzerović.

Bernard Zenzerović
Foto: Zarko Basic/PIXSELL

Dall’Ente turistico della Croazia hanno fatto sapere come ci sia stato un cambiamento nella percentuale di prenotazioni rispetto alla tipologia di alloggio offerto. Nell’ultimo periodo molte più prenotazioni sono per appartamenti o case isolate, possibilmente in località lontane dai luoghi affollati, affinché i visitatori possano riposarsi senza correre rischi inutili. Fra queste località spiccano le case per le vacanze in Istria, nel Quarnero, nel Gorski kotar, nell’entroterra della Lika e nei pressi di Plitvice. Nei pressi di Zara e Spalato, invece, ci sono state delle richieste per dei villini, ma al momento sapere se una prenotazione si trasformerà in una vacanza vera e propria è molto complicato.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display