Il territorio costiero diventa Istria slovena

La denominazione è stata approvata dai consiglieri di Capodistria in modo da distinguere la parte settentrionale rispetto alla giurisdizione croata

0
Il territorio costiero diventa Istria slovena

I consiglieri comunali hanno esaminato alcune questioni d’attualità. Hanno sostenuto la proposta congiunta delle municipalità costiere affinché la regione che le comprende sia definita ufficialmente Slovenska Istra-Istria slovena, in breve Istria, con l’unico voto contrario espresso da Ondina Gregorich Diabatè, ferma sulla proposta iniziale Istra-Istria. Con la delibera della Commissione nazionale per la standardizzazione dei nomi geografici, sarebbero fugati i dubbi sulla denominazione del territorio che va da Ancarano a Pirano. A fungere da base per la scelta dei consiglieri capodistriani è stato uno studio del Centro di ricerche scientifiche che ha valutato le regole geografiche e anche l’uso più comune che i cittadini fanno, in relazione alla zona dove vivono, rispettando una lunga tradizione, sebbene vi siano delle differenze tra generazione e generazione. L’aggiunta dell’aggettivo “slovena” servirebbe a distinguere la parte settentrionale della penisola dal resto del territorio sotto la giurisdizione croata. I consiglieri hanno poi preso atto della Strategia culturale, definita dai quattro Comuni costieri e indicata con l’acronimo P.I.K.A. dalle prime lettere delle municipalità in sloveno. Si svilupperebbe entro il 2030 e ricalcherebbe quelle che erano le direttrici contenute nel progetto per fare di Pirano e di tutta la regione la capitale europea della cultura 2025. Scopo del documento porre la cultura al centro dello sviluppo sociale, facilitare l’accesso ai contenuti culturali, migliorare la loro qualità, spianare la strada ad altre collaborazioni internazionali e impostare le attività, tenendo conto della loro sostenibilità. È prevista ancora la promozione congiunta degli eventi e l’organizzazione a livello costiero delle manifestazioni più importanti. La strategia sarà poi pianificata per ogni biennio o triennio a parte. Cambiando argomento, ha suscitato polemiche la nomina della Commissione elettorale particolare della Comunità Nazionale Italiana per il nuovo mandato. Il consigliere Alberto Scheriani ha protestato per la mancata inclusione nell’organismo di tutti i nomi indicati dalla CAN comunale, come consolidata prassi. È stato seguito e approvato il principio della rappresentatività delle varie forze politiche in Consiglio comunale, nonché la presenza garantita di un esponente della CAN.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display