Il Rijeka vince, l’Hajduk no: fiumani a +2

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Il Rijeka vince, l’Hajduk no: fiumani a +2
Naïs Djouahra è stato il grande protagonista del match di Rujevica con una doppietta. Foto Ivor Hreljanović

Comincia nel migliore dei modi la seconda fase del campionato SuperSportHNL per il Rijeka. I campioni d’inverno hanno battuto con un eloquente 4-1 la Lokomotiva.

A segno per i fiumani Djouahra al 22′ e 49′, Fruk al 41′, e Pašalić al 59′. Per gli zagabresi il gol della bandiera porta la firma di Vuković al 53′.

E qualche ora dopo arriva una ottima notizia dal Poljud, dove l’Hajduk di Gattuso è costretto allo 0-0 con lo Slaven Belupo. In questo modo la squadra di Đalović rimane da sola in vetta alla classifica con due punti di vantaggio sugli spalatini.

Foto Ivor Hreljanović

La Partita

Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali. La partenza di Galešić e il lungo stop di Radeljić costringono il tecnico montenegrino a varare una nuova coppia difensiva, composta dal debuttante Škorić e da Majstorović. Pašalić, che ha deciso di restare a Fiume, opera sulla destra, in mezzo c’è Selahi (vicino al rinnovo), mentre Fruk agisce da falso nueve. Panchina per il neoarrivato Menalo. Čabraja, tecnico degli zagabresi, rinuncia di proposito a Čop, ormai con le valigie pronte in direzione Fiume. Occhio comunque all’ex Mudražija, sicuramente in grado di far male a Zlomislić.

Foto Ivor Hreljanović

Il Rijeka preme sin dall’inizio e dopo 2’ Pašalić, ben servito da Janković, si vede murare la sua conclusione ravvicinata. Poi ci prova direttamente da calcio d’angolo, una sua specialità, ma la palla finisce di poco a lato. I fiumani hanno il completo controllo della partita, senza tuttavia riuscire a trovare eccessivi sbocchi. La Lokomotiva si difende con ordine, spesso con dieci giocatori, provando a colpire con veloci ripartenze. Come quella al quarto d’ora, quando Karačić mette nei sedici metri per Smakaj, il quale sovrasta di testa i difensori fiumani senza però trovare lo stacco decisivo. Il vantaggio dei fiumani arriva comunque al 22’. Devetak serve con un passaggio filtrante Djouahra e il francese non ci pensa due volte a calciare dal limite dell’area grande trovando la complicità di Šubarić, non certo eccellente nella presa: la palla gli scivola dalle mani e rotola in rete. L’1-0 è servito, ora bisognerà cercare di amministrarlo nel migliore dei modi, senza comunque rinunciare ad attaccare. Guai però scoprirsi, come successo ad esempio appena pochi minuti dopo. Per fortuna che Goričan, praticamente solo sul secondo palo, manda di poco alto su traversone secco di Pajač. La Lokomotiva prende coraggio e si fa sempre più pericolosa dalle parti di Zlomislić. Karačić prova a servire Goričan, il quale si fa però anticipare sul più bello dall’attento Majstorović. Poi è la volta di Mudražija, il cui rasoterra viene bloccato del portiere fiumano. I pericoli scampati scuotono il Rijeka, che torna a farsi minaccioso con una conclusione di Janković, deviata in calcio d’angolo.

Foto Ivor Hreljanović

E dalla bandierina nasce l’azione del raddoppio quarnerino. Batte Pašalić, la palla arriva a pochi metri dalla porta dove il più abile di tutti è Fruk, per statura non certo imponente: perfetto stacco di testa ad anticipare il diretto marcatore e palla nel sacco. Bravissimo Toni, ma colpevole anche la difesa zagabrese.

Nais e Marco, ma che gol!


Si va a riposo e al rientro in campo la sostanza non cambia. Djouahra prova a pescare Fruk, il quale però manca l’appuntamento con il pallone. Poco male, perché al 49’ il Rijeka si porta sul 3-0. Sarà magari per l’arrivo di Menalo, potenziale concorrente per un posto sulla sinistra, fatto sta che contro la Lokomotiva Nais è scatenato: riceve palla al limite dell’area di rigore e lascia partire una bellissima conclusione che fa secco Šubarić. Partita chiusa? All’apparenza sì, o quasi. Perché appena tre minuti dopo Vuković batte Zlomislić con un preciso diagonale e al 55’ Mudražija fa 3-2 in contropiede. Per fortuna del Rijeka che il VAR ravvisa una posizione di fuorigioco in partenza, annullando la rete dell’ex. A fugare ogni dubbio sul vincitore è Pašalić, al pari di Djouahra il migliore in campo: altra prodezza balistica delle sue e palla nel sacco per il 4-1 a mezzora dalla conclusione. Đalović lo “ricompensa” con la sostituzione, di modo che possa uscire dal campo tra gli applausi del pubblico. Poi è anche la volta di Djouahra, pure lui acclamato da Rujevica. Il Rijeka sfiora a ripetizione il 5-1 con Selahi, Fruk e Janković, ma va bene anche così. Ora testa alla trasferta di Varaždin, per nulla facile.

 

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