Il Rijeka è campione d’inverno. Chi lo avrebbe mai detto all’inizio della stagione e con tutte le vicissitudini del primo scorcio d’annata, che hanno portato all’esonero di Željko Sopić. Ma il suo vice Radomir Đalović si è dimostrato all’altezza del compito, traghettando la squadra fino al primo posto alla chiusura della prima parte del campionato SuperSportHNL.
Il Rijeka ha chiuso il 2024 battendo a Rujevica lo Slaven Belupo per 2-0. Una gara dominata dall’inizio alla fine, ma che è stata sbloccata da Marco Pašalić dopo un’ora di gioco. Al 75′ Janković ha messo il timbro sulla vittoria che fa sognare i tifosi fiumani.
La partita
Đalović fa la conta degli infortuni e deve fare di necessità virtù. In porta, al posto dell’infortunato Zlomislić, c’è il 18enne Vučetić, portiere della squadra juniores e al suo debutto con gli seniores. Out anche Posavec, Marić, Selahi, Devetak, Petrovič e Rukavina. Sulla sinistra ci va Goda, con Galešić impiegato da mediano di copertura e Gojak nella linea delle mezzepunte. Fruk agisce ancora una volta da “falso nueve“. Kovačević si affida invece soprattutto all’ex Grgić, in gran spolvero nelle ultime uscite.
Il Rijeka inizia con il piglio giusto, attuando un pressing alto e cercando subito la via del gol. Il primo tentativo, da una ventina di metri, è di Pašalić, che finisce però alto. Poi la mezzapunta ci riprova, ma l’esito è pressoché lo stesso. “Non c’è due senza tre”, recita un proverbio di vecchia data. Ecco allora che al quarto d’ora il numero 87 biancocrociato va via sulla destra e cerca una conclusione a rientrare: bravissimo Šušak a sventare la minaccia.
Poco dopo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, nei sedici metri spunta la testa di Radeljić, leggermente impreciso nel schiacciare a rete. I dominio dei fiumani è netto, con lo Slaven che fatica a uscire dalla propria metà campo. Il duello personale tra Pašalić e Šušak vede ancora una volta il portiere a spuntarla, stavolta su un tentativo dalla media distanza. Alla mezzora il Rijeka va vicinissimo al vantaggio. Fruk crossa sul secondo palo, dove arriva di corsa Janković: conclusione di prima intenzione, con Božić che respinge di testa prima che la palla entrasse in porta. Il giocatore dello Slaven rimane a terra per qualche minuto, forse un po’ stordito, ma alla fine si rialza e prosegue la sua partita.
Chi è invece costretto a gettare la spugna è Radeljić, rimpiazzato da Ilinović. Il neoentrato si posiziona in mediana, mentre Galešić si riprende il posto di stopper. La partita è in pratica un monologo dei quarnerini, anche se la palla non ne vuole sapere di entrare il porta. Al 39’ Ilinković calcia da vicino, gli ospiti respingono e la sfera arriva sui piedi di Pašalić, la cui conclusione lambisce il palo. Molto attivo Marco, di gran lunga il migliore dei suoi. Ciò che manca è invece una torre in mezzo, la classica punta in grado di buttarla dentro. Ma questo è già un altro discorso, da affrontare nel mercato invernale…
Micidiale uno-due
Si va all’intervallo e al rientro in campo c’è la novità della pioggia copiosa. Un problema in più per le due squadre, visto che il campo potrebbe farsi scivoloso. Si vede per la prima volta lo Slaven Belupo, ma la conclusione di Lepinjica (Igor, fratello dell’ex Ivan) è abbontantemente fuori. Il Rijeka risponde con il colpo di testa di Majstorović, bloccato dall’attento Šušak. È il 60’, minuto della tradizionale coreografia dell’Armada. Che stavolta raffigura Babbo Natale. Quest’ultimo appare pochi secondi dopo, “interpretato” da Pašalić: errore in disimpegno di un difensore, Ilinković pennella sul secondo palo dove Marco, in caduta e di prima intenzione, fa secco Šušak. Il VAR controlla ma convalida, e sugli spalti esplode la festa. Lo Slaven prova a reagire, senza particolare esito. Anzi, è il Rijeka ad affondare il colpo. Fruk apre per Janković, il quale si libera della marcatura di un difensore e infila alle spalle del portiere ospite per il 2-0 che premia giustamente i fiumani con i tre punti.
MARCATORI: 1-0 Pašalić al 60’, 2-0 Janković al 75’.
RIJEKA (4-2-3-1): Vučetić; Smolčić, Majstorović, Radeljić (dal 34’ Ilinković), Goda; Galešić, Gojak; Pašalić (dall’83’ Š. Butić), Janković, Djouahra (dal 76’ Bogojević); Fruk. All.: Radomir Đalović.
SLAVEN BELUPO (4-1-4-1): Sušak; Krušelj (dal 57’ Dolček), Božić, Kovačić, Katalinić (od 6. Boras); Crepulja; Jagušić, Ćubelić (dal 74’ K. Butić), Caimacov, Grgić; Lepinjica. All.: Mario Kovačević.
ARBITRO: Bel di Osijek.
NOTE: stadio Rujevica, spettatori 5.244. Ammoniti: Crepulja, Galešić, Caimacov, Grgić.
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