Nel corso della prima rinione del Parlamento croato dopo la pausa estiva, il premier Andrej Plenković ha assicurato che a Pola non ci sarà alcuna grande base militare: “Si sta pensando soltanto a un centro per l’addestramento dei piloti” presso il locale aeroporto, che non sarà sicuramente d’intralcio per i citadini.
Ricorderemo che ieri, martedì 17 settembre, il sindaco di Pola, Filip Zoričić, ha incontrato a Zagabria il vicepresidente del governo e ministro alla Difesa, Ivan Anušić, che ha dato solide garanzie in questo senso.
“Durante il colloquio avuto con il ministro Anušić e il suo team mi è stato garantito che a Pola non ci sarà una base militare e che i Rafale non sorvoleranno la città e la Bassa Istria in voli di addestramento militare. Si tratta, invece, di aerei per la formazione di piloti e per quanto riguarda il progetto, tutto è ancora a livello di colloqui. La Città è del parere che tutto debba restare a livello di insegnamento in caserma e quindi ora aspettiamo l’evolversi dei colloqui tra il Ministero alla Difesa e i partner. Certamente, è buona cosa avere organizzato l’incontro in tempi brevi, in quanto è oltremodo importante che l’opinione pubblica e gli abitanti di Pola e dell’Istria non vengano ignorati in materia e dispongano di tutte le informazioni del caso. Pola è stata una città militare per decenni; ora è, purtroppo, sempre meno industriale, però è città di cultura e la maggior parte dei suoi abitanti vive di turismo. Ma di turismo vive anche la Croazia e quindi ci serve un ambiente tranquillo, specialmente guardando al contesto bellico in Ucraina. In definitiva bisogna considerare il rischio geopolitico. Pola e l’Istria sono orgogliose dell’Esercito croato e siamo di sostegno in ogni segmento del mantenimento della sicurezza nazionale; oggi (ieri per chi legge; n.d.a.) però è stato necessario trovare risposta a due questioni”, ha detto Zoričić.
Durante l’incontro il ministro alla Difesa ha illustrato la possibilità di realizzare un Centro per la formazione di piloti di aerei da combattimento nell’area militare dell’aeroporto polese. Nell’ambito del Centro i piloti militari seguirebbero corsi di preparazione su aerei civili Pilatus PC-21. “Ho informato il sindaco del il progetto di creare un Centro per la preparazione di piloti in merito al quale stiamo trattando con la parte francese e ho illustrato il tipo di addestramento che vi si svolgerebbe. I Rafale non saranno a Pola, poiché l’addestramento dei piloti si svolgerebbe sui Pilatus PC-21, aerei più silenziosi degli aerei di linea. Se si dovesse giungere a un accordo, a Pola non succederà nulla di invasivo, non ci sarà alcuna base aerea militare francese, né gli abitanti di Pola, città turistica, hanno motivo di apprensione in termini di rumori e simili”, ha dichiarato il ministro Anušić.
Ha aggiunto che i piloti di aerei militari rappresentano la parte elitaria di ogni esercito, così di quello croato. Se ci dovesse essere un centro pe l’addestramento di tali quadri, a Pola i piloti acquisiranno abilità e sapere necessari per salvaguardare la sicurezza della Croazia, ma anche dei Paesi di provenienza dei piloti che vi giungeranno per la formazione.
Il Centro per l’addestramento/formazione dei piloti di aerei da combattimento verrebbe realizzato in collaborazione con la francese DCI, di proprietà mista; statale (francese) e privata. La DCI offre servizio di addestramento dei piloti di elicotteri e aerei da combattimento in collaborazione con le Forze armate francesi.
La Croazia vede un interesse nella formazione di un tale Centro in quanto offrirebbe continuità di addestramento per i piloti militari croati dei Rafale. Infatti, con il rientro dalla Francia degli ultimi piloti di Rafale, il partner francese avrà ottemperato agli obblighi di fornitura degli aerei e addestramento dei piloti. L’addestramento sui Pilatus PC-21 apre al passaggio a diversi tipi di aerei militari: Rafale, F-16, Eurofighter e quindi anche i futuri piloti di questi aerei potrebbero espletare il corso di preparazione in detto Centro. Ad ora non è stata definita la data di istituzione del Centro e si sta ancora trattando in merito al contratto.
Accanto al ministro alla Difesa hanno preso parte all’incontro il segretario di Stato Drago Matanović, il vice comandante dell’Aeronautica militare croata, Željko Ninić e il responsabile del Servizio per il traffico militare aereo e marittimo Neven Brozović.
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