Il ministro Primorac: «L’imposta sugli immobili non è né affrettata, né sconsiderata»

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Il ministro Primorac: «L’imposta sugli immobili non è né affrettata, né sconsiderata»
Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

Il ministro delle Finanze Marko Primorac ha dichiarato oggi, presentando gli emendamenti al pacchetto di leggi fiscali al Parlamento croato, che l’introduzione dell’imposta immobiliare non è stata affrettata, sconsiderata o stupida, e ha affermato che la situazione deve essere considerata da un punto di vista generale. “I cambiamenti significativi nel sistema fiscale -ha sottolineato il ministro -, mirano a far fronte ad alcune difficoltà attuali dell’economia e della società, alla forte crescita dei prezzi immobiliari e degli affitti dovuta a una tassazione troppo bassa, alla carenza di manodopera e ai problemi legati a pressioni inflazionistiche”. Come ha spiegato Primorac si tratta di emendamenti alla legge sulle imposte locali, sulle imposte sul reddito e sul valore aggiunto, sui contributi, emendamenti al Codice generale delle imposte e alla Legge sull’amministrazione fiscale, che entreranno in vigore all’inizio del prossimo anno. “Parliamo letteralmente di una trasformazione fiscale per le case vacanza – ha detto Primorac a proposito dell’imposta che ha suscitato le più accanite critiche dell’opposizione -. Viene introdotta perché la tassazione moderata degli immobili e la significativa sotto tassazione degli affitti a breve termine hanno motivato molti imprenditori a investire i fondi in eccesso nel settore immobiliare, il che ha portato alla crescita della domanda e dei prezzi”.

Per aumentare ulteriormente l’equità del sistema fiscale, nel lungo termine dovremmo pensare a tassare il valore degli immobili e non l’area, purtroppo al momento non possiamoo farlo perché non disponiamo di valutazioni per tutti gli immobili – ha risposto Primorac alla domanda di Dalibor Paus (IDS) su cosa possano aspettarsi i cittadini nella seconda fase -. “Il trattamento fiscale delle locazioni a lungo termine e a breve termine è armonizzato”. Le modifiche fiscali proposte uniformano anche il trattamento fiscale degli affitti, riducono il carico fiscale sul lavoro aumentando la detrazione personale di base da 560 a 600 euro, incoraggiano il ritorno degli espatriati croati esentandoli dal pagamento dell’imposta sul reddito sullo stipendio per cinque anni e standardizza l’importo dei contributi per l’assicurazione sanitaria abolendo l’esenzione dei datori di lavoro dal pagamento di tale contributo per un periodo di cinque anni per i soggetti di età inferiore a 30 anni. Non c’è motivo di sostenere i datori di lavoro quando abbiamo un record di occupazione e importiamo lavoratori stranieri, ha affermato Primorac riguardo all’abolizione dell’esenzione dai contributi. “Non ha senso che per questa importazione di lavoratori stranieri si ricevano sussidi a spese di tutti i contribuenti”, ha detto, precisando che i mancati pagamenti dell’assicurazione sanitaria quest’anno sulla base di questa misura ammontano a 385 milioni di euro -. Allo stesso tempo l’abolizione di questa misura non ridurrà i salari dei lavoratori e i giovani continueranno ad avere misure di rimborso dell’imposta sul reddito”.

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