
“Non posso affermare con certezza che le temperature supereranno quelle dello scorso anno, ma per come stanno le cose in questo momento, possiamo dire che sicuramente le temperature saranno al di sopra della media”. Lo ha detto Zoran Vakula, il famoso meteorologo della Tv nazionale (Hrt), il quale ha tenuto mercoledì 12 marzo alla Facoltà di management nel turismo e nella ristorazione di Ica (Ika) un’interessante relazione sulle conseguenze dei cambiamenti climatici nel settore del turismo. Abbiamo parlato con Vakula prima del suo intervento per sentire come sta cambiando il clima e che cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi.
Da notare che “la media, negli anni ’60-’90 dello scorso secolo, “era più o meno sempre la stessa”, ha proseguito il meteorrologo, Poi, a partire “dal 1990 e fino al 2020 è salita sensibilmente”. Molto probabilmente, quindi, questa estate ci saranno “temperature al di sopra delle medie registrate fino al 2020”. Dobbiamo prepararci, quindi, a “giornate calde, forse non estremamente calde, ma con temperature al di sopra dei 30°C”, il che basta per far soffrire il nostro organismo e l’infrastruttura. In questo senso, “se mi chiedete quanto il clima possa influenzare il turismo, posso rispondervi con una sola parola: tantissimo. Chiunque operi nel campo del turismo e che di conseguenza segue i cambiamenti climatici e le previsioni meteorologiche, comprenderà quanto sia importante ogni minimo cambiamento per adeguare le attività previste. Questo non solo per quanto riguarda il turismo, ma tutte le attività svolte all’aperto”.
Primavera, saliscendi fino a maggio
“Sarà calda e questo lo si è notato già durante le previsioni per l’inverno. Ci sono stati periodi freddi, ma molto brevi, che non sono riusciti ad annullare i periodi caldi. Entro la fine di questa settimana le temperature saranno al di sopra della media con forte scirocco, mentre dalla prossima settimana ci attendono temperature più sopportabili con vento di bora, che in alcune parti della Croazia porterà a temperature più basse della media. Un saliscendi fino alla fine di maggio, ossia il periodo che in meteorologia comprende la primavera”.
«I tre giorni di bora a marzo? Un mito»
“Per dare un giudizio su quanto sia cambiato il clima, dobbiamo prendere un lasso di tempo di almeno 30 anni e possiamo notare che in questo periodo il clima a livello mondiale è cambiato tantissimo. Abbiamo estati e inverni sempre più caldi. Le ondate di calore d’estate comportano, inoltre, anche delle problematiche per la salute. Possiamo osservare come siano cambiate le condizioni dei venti. Infatti, le tre famose giornate di bora a marzo non sono più così frequenti. Da specificare che i tre giorni di bora sono in realtà un mito, in quanto non sono mai state dimostrate scientificamente. In alcune parti dell’Alto Adriatico le persone ricordano le date del 7, del 14 e del 21 marzo, più a sud invece si nomina il 7, il 17 e il 27 marzo come le giornate in cui c’era forte vento di bora. Se si parla soltanto di bora, va detto che la prima c’è già stata all’inizio del mese, anche se non così forte come la ricordano alcune persone. Le nostre zone sono note per avere avuto inverni freddi anche con neve, tanti giorni di bora, cose che negli ultimi anni sono cambiate. Quello che possiamo notare, sia per quanto riguarda i venti, le temperature e le precipitazioni – anche se sono trascorsi ormai più di 150 anni, nel corso dei quali sono stati misurati – è che di anno in anno, ma anche di mese in mese, abbiamo dei nuovi record a proposito. Gli estremi sono sempre più presenti e a essi dobbiamo adeguarci”, ci ha spiegato Zoran Vakula.
«Gli anni freddi sono scomparsi»
Durante la conferenza alla Facoltà quarnerina, Vakula ha fatto un salto nel passato spiegando ai presenti quali sono stati i pionieri della meteorologia nell’ex Jugoslavia, come venivano calcolate e misurate le temperature e quali erano le prime foto satellitari. “Una volta avevamo una previsione al giorno ed era ‘santa’. Il tempo non cambiava tante volte in una giornata. Adesso per fare una previsione per 7 giorni, avremo migliaia di cambiamenti e comunque la previsione non sarà esatta al 100%. Sappiamo che il 2024 è stato l’anno più caldo in assoluto a livello mondiale, con anomalie rispetto a 10 anni fa. Prima c’erano anni caldi alternati a quelli freddi o piovosi. Negli ultimi 10 anni vediamo, invece, soltanto un aumento di temperature, gli anni freddi sono scomparsi. Tutto questo porterà a dei cambiamenti ai quali dovremo adeguarci in tutti i campi, in particolar modo per quanto riguarda il turismo, dove probabilmente ci sarà sempre meno neve e sempre più giornate calde”, ha concluso in noto meteorologo croato.
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