Lavoratori stranieri a Medea tra malcontento e timori per il turismo

Continua a tenere banco la sistemazione di 250 impiegati della LRH nel campeggio della località liburnica. La catena alberghiera assicura che si tratta di una soluzione provvisoria

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Lavoratori stranieri a Medea tra malcontento e timori per il turismo
L’entrata nella struttura. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il campeggio di Medea, nella sua forma odierna e in quella di lunga data, rischia di diventare un ricordo del passato. In questi giorni l’area si sta, infatti, riempiendo di lavoratori stagionali stranieri, che, su decisione del titolare, la catena alberghiera Liburnia Riviera Hoteli (LRH), sono stati sistemati nella struttura e che lo occuperanno per tutta la prossima estate. “Non abbiamo nulla contro queste persone, ma la quantità di lavoratori arrivati è superiore al numero degli abitanti del posto”, ha evidenziato Tatjana Valentin, affittacamere del posto.

Si tratta di un cambiamento molto importante, soprattutto a livello demografico, in quanto fino a pochi giorni fa la località liburnica contava circa sessanta abitanti, principalmente residenti di lunga data, mentre ora nel solo campeggio ci sono circa 250 persone di cittadinanza straniera. Per fare un paragone: è come se in una cittadina come Castua, che conta circa 10mila abitanti, all’improvviso arrivassero 40mila persone.

La Liburnia Riviera Hoteli assicura che questa soluzione è provvisoria e che non inciderà sull’attività estiva del campeggio.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Possibili ripercussioni
La nuova situazione ha lasciato di stucco gli abitanti del posto, che lamentano principalmente il fatto di non essere stati avvisati in alcuna maniera di questa decisione e che ora si trovano costretti a fare i conti con le possibili ripercussioni economiche che potrebbero scaturire da questa soluzione, che sconvolgerà inevitabilmente gli equilibri turistici della microlocalità.
“Una situazione negativa per noi ristoratori e per tutta Medea. Queste persone vengono qui per lavorare, non sono consumatori, non sono ospiti e noi non ne trarremo alcun beneficio. Gli altri duecento turisti che avrebbero dovuto venire al campeggio, penso che forse non verranno a causa di questa novità”, ha affermato Zoran Ljubić, ristoratore di Medea.
“Nei mesi di luglio e agosto, qui si possono ospitare fino a duemila turisti al giorno, e ora si rischia di perderli. Non abbiamo più quelle unità abitative. A perdere saranno la Pro loco di Laurana, il Comune, e i ristoratori che hanno investito somme considerevoli nell’industria dell’ospitalità”, ha dichiarato Nikola Franković, presidente del Consiglio locale di Medea.
Nel frattempo, i bungalow e le case mobili del campeggio sono stati rimossi dalle pagine di Booking.com, il che significa almeno duecento ospiti in meno. Queste sistemazioni sono ora destinate ai lavoratori stagionali. La popolazione locale è preoccupata per questa decisione del colosso LRH. Alcuni imprenditori hanno già firmato contratti e stanziato ingenti risorse finanziarie per migliorare la qualità dei servizi su una delle spiagge più belle della Riviera abbaziana.
“Lo scorso anno il campeggio ha registrato 48.000 presenze, generando circa 54.000 euro di imposte turistiche. Di queste, 24.000 euro sono andate alla Pro loco e 10.000 al Comune”, ha spiegato Zvjezdana Klobučar, direttrice dell’Ente per il turismo di Laurana.

Una parte dei bungalow nel campeggio di Medea…
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Prassi comune o no?
“Era prassi comune che una parte delle strutture fosse destinata ai lavoratori necessari per il funzionamento del campeggio o degli hotel, e questo non era un problema. Ma qui sembra che si stia parlando di tutta la forza lavoro della Riviera”, ha affermato, in questi giorni, a mezzo stampa, il sindaco di Laurana, Bojan Simonić.
L’Hotel Bristol e Villa Marina, anch’essi operanti a Laurana, da anni ospitano esclusivamente lavoratori stagionali e non vi sono più turisti, eppure oggi nessuno cita questo casi come un esempio di mancata opportunità per il turismo o come un freno agli introiti. Ora anche il campeggio di Medea si trova in una nuova situazione, diventando una sorta di esperimento per capire se la convivenza tra turisti e lavoratori stagionali potrà funzionare. La differenza sta nell’abitudine, nella percezione, nella specificità di Medea?
“Non ci è chiaro quale direzione debba prendere il turismo quest’anno, perché da un lato si parla di un campeggio aperto ai turisti con le tende, ma dall’altro ci sono i lavoratori che risiederanno nelle case mobili e nei bungalow. Non vediamo come tutto questo possa funzionare”, si chiede Nikola Franković, presidente del Consiglio locale.
Anche gli esperti la pensano allo stesso modo. La vicepreside della Facoltà di management nel turismo e nell’ospitalità di Ica, Marinela Krstinić Nižić, ritiene che si sarebbe dovuto pensare in anticipo alla costruzione di strutture per l’alloggio dei lavoratori stranieri: “Sappiamo che tutto il settore turistico croato ha bisogno di manodopera straniera e dobbiamo fornire alloggi a queste persone. Tuttavia, d’altra parte, sappiamo anche che perdere capacità ricettive turistiche non è una buona decisione. È impensabile che lavoratori stranieri e turisti possano coesistere nello stesso campeggio”.
Dalla Liburnia Riviera Hoteli spiegano, però, che questa non sia altro che una soluzione temporanea e che il campeggio durante l’estate funzionerà come sempre. Staremo a vedere.

… sarà occupata da lavoratori stranieri.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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