Caccia nei cieli croati: «I sorvoli approvati dal Presidente»

0
Caccia nei cieli croati: «I sorvoli approvati dal Presidente»

“L’esercitazione congiunta dell’Aeronautica militare croata e e dei caccia francesi Rafale decollati dalla portaerei “Charles de Gaulle” rientra nella collaborazione bilaterale prevista dal Piano annuale della cooperazione internazionale di difesa”: in risposta all’ordine di vietare i voli degli aerei militari sopra le città croate, tra cui Pola, Fiume e Zara, rivolto al comandante dell’Esercito croato, ammiraglio Robert Hranj, da parte del Presidente della Repubblica, Zoran Milanović, il Ministero della Difesa ha riferito che i sorvoli dei Mig 21 bis croati e dei Rafale francesi fanno parte delle attività stabilite lo scorso 27 gennaio dalla Decisione del governo sul passaggio del confine croato delle Forze armate degli Stati alleati e di quelle della Repubblica di Croazia per addestramenti congiunti ed esercitazioni nel 2022. “La Decisione — prosegue il comunicato — era stata presa previa approvazione del Presidente, il quale era stato coinvolto e aveva sostenuto le attività sopraccitate. In coerenza con quanto previsto dalla Decisione, anche oggi (mercoledì 16 marzo) si stanno svolgendo le esercitazioni congiunte sia con i membri della Marina militare francese, sia con quelli delle Forze armate degli Stati Uniti d’America. Ricordiamo che, in base all’articolo 103 della Legge sulla difesa, è il Ministero della Difesa l’organo competente per l’Aeronautica militare”. Secondo la comunicazione del Ministero, i sorvoli degli aerei militari rappresenterebbero una garanzia, per la popolazione, del sostegno dei Paesi alleati. La richiesta di impedire ai soldati croati di partecipare a tali esercitazioni provoca, stando alle parole del Ministero, “una situazione assurda per il comandante dell’Esercito croato, ammiraglio Robert Hranj”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display