I sodalizi della CNI dell’Istria nel cyberspazio

Dyego Tuljak illustra l’importanza della conferenza «Comunità digitali» in programma a Rovigno

0
I sodalizi della CNI dell’Istria nel cyberspazio
La “Pino Budicin” diventa... virtuale. Foto: Roberta Ugrin

La Comunità degli italiani “Pino Budicin” è in procinto di ospitare una conferenza la cui importanza travalica la sfera della Comunità Nazionale Italiana. Si tratta della presentazione del progetto “Comunità digitali”, ovvero dell’opera di digitalizzazione del patrimonio artistico architettonico della CNI. Nell’ambito del progetto sono stati applicati i metodi e le soluzioni informatiche più recenti che permettono di aprire un ampio ventaglio di opportunità in numerosi settori. La presentazione si terrà il 7 dicembre a Rovigno.

“Questo evento è molto importante per tutta la regione. Noi come CNI presentiamo il patrimonio immobiliare architettonico di tutta il territorio in un modo digitale”, ha detto Dyego Tuljak, titolare del settore Attività giovanili della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. Su questo progetto, ha spiegato, “si lavora da un anno e mezzo, praticamente dall’inizio di questo mandato della Giunta esecutiva”. Sono state digitalizzate sei Comunità degli italiani: Isola, Capodistria, Pirano, Pola, Dignano e Rovigno.
“Grazie alle altissime competenze delle figure giovanili coinvolte, siamo riusciti a riprodurre in modo digitale i palazzi che sono oggi sedi di Comunità degli Italiani e che architettonicamente e storicamente sono degli edifici importantissimi per le rispettive località e per la storia del territorio”, ha proseguito Tuljak. Sono stati realizzati modelli digitali dei palazzi che possono essere visualizzati con dispositivi di realtà aumentata. È possibile dunque fare una “passeggiata” in questi spazi usando l’attrezzatura per la rappresentazione della realtà virtuale quali i visori 3D. Il software usato permette inoltre, grazie all’aggiunta di sensori di movimento, di avere la sensazione di spostarsi veramente nello spazio virtuale quando si usa lo smartphone e lo si muove attorno.
Un altro elemento del progetto, ha spiegato Dyego Tuljak, è stato di riprodurre gli edifici con la stampa 3D permettendo così di creare dei modellini in miniatura che riprendono con precisione le stanze e la facciate degli edifici. “Tutti strumenti all’avanguardia, in linea con quella che è l’epoca digitale moderna. Con questi strumenti possiamo promuovere le Comunità, le loro attività, il patrimonio sul territorio per il tramite di canali digitali. Possiamo così raggiungere tutta una fetta di persone, in prevalenza giovani, in un modo diverso e innovativo”, ha raccontato il titolare del settore Attività giovanili.
Gli strumenti che verranno presentati possono venir utilizzati nel campo dell’educazione o della conservazione storica dei materiali. “In futuro magari ci sarà una mostra in una Comunità e ogni reperto presentato potrà venire riprodotto e inserito in questi modelli. Quindi una mostra perenne che rimarrà negli anni, per sempre come è stata allestita. Le potenzialità sono veramente incredibili”, ha esemplificato Tuljak, proponendo poi anche altre possibilità: “Se i modelli vengono ulteriormente elaborati dagli informatici, essi possono fare da base per creare videogiochi e applicazioni. Per non parlare poi di tutto il settore turistico, di quanto questi strumenti, parlando nell’ottica della regione, possano aiutare anche la promozione turistica della zona”.
Soluzioni tecnologiche e informatiche di questo tipo, ha spiegato ulteriormente Dyego Tuljak, sono state applicate in alcuni musei nazionali importanti nel mondo e da alcune corporazioni all’avanguardia come Amazon o IKEA per dare agli utenti l’impressione di visitare veramente località e spazi distribuiti in giro per il pianeta.

Dyego Tuljak.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display