I robot entrano negli ospedali croati

Nuove tecnologie in nove strutture: macchine specializzate per la preparazione centralizzata dei farmaci oncologici e antibiotici. L'obiettivo è migliorare la sicurezza dei pazienti, ridurre il rischio di errori di dosaggio e aumentare l'efficacia delle terapie

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I robot entrano negli ospedali croati
Foto Roni Brmalj

Entro la metà di quest’anno, nove ospedali croati introdurranno sistemi robotizzati per la preparazione centralizzata di “farmaci chemioterapici, antibiotici e biologici”. Questo progetto innovativo mira a migliorare la sicurezza dei pazienti, ridurre il rischio di errori di dosaggio e aumentare l’efficacia delle terapie.

L’iniziativa, denominata “Preparazione centralizzata di tutti i farmaci parenterali in nove ospedali croati”, è finanziata nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza 2021-2026 e rappresenta un importante passo avanti nella modernizzazione del sistema sanitario del Paese.

Un progetto da oltre 12 milioni di euro

Nel progetto sono coinvolti cinque grandi centri ospedalieri universitari (Centri clinici ospedalieri Zagabria, “Sestre Milosrdnice”, Spalato, Osijek e Fiume) e quattro ospedali generali a Varaždin, Slavonski Brod, Ragusa (Dubrovnik) e Zara. Il valore complessivo dell’investimento ammonta a 12,26 milioni di euro, destinati all’acquisto di attrezzature mediche, all’adattamento degli spazi e allo sviluppo di software specializzati.

Di questa somma, 8,27 milioni di euro sono finanziati dal Meccanismo per la ripresa e la resilienza dell’Ue, mentre il resto proviene dal bilancio statale croato.

Alcuni ospedali, tra cui Centro clinico ospedaliero Zagabria, Osijek e gli ospedali di Varaždin, Sebenico e Pola, avevano già implementato una forma di preparazione centralizzata per i farmaci chemioterapici usati nel trattamento dei tumori. Con questo progetto, il numero di ospedali dotati di tali sistemi aumenterà, garantendo una copertura più ampia a livello nazionale.

Il Ministero della Salute ha sottolineato che il progetto è stato sviluppato tenendo conto di una “migliore distribuzione regionale” delle strutture in grado di preparare farmaci parenterali, al fine di garantire a un numero maggiore di cittadini l’accesso a servizi sanitari di alta qualità, scrive Žaklina Jurić dell’agenzia di stampa Hina.

La presidente della Camera dei Farmacisti della Croazia (HLJK), Ana Soldo, ha spiegato che i farmacisti e i tecnici farmaceutici assumeranno un ruolo chiave nella preparazione di farmaci chemioterapici, biologici e antibiotici in unità asettiche altamente specializzate.

“Si tratta di un grande passo avanti per il nostro sistema sanitario. La preparazione centralizzata dei farmaci avverrà in condizioni rigidamente controllate, riducendo il rischio di errori di dosaggio e contaminazione. Questo garantirà una maggiore sicurezza per i pazienti e un’ottimizzazione delle terapie”, ha dichiarato Soldo.

Importanza cruciale in oncologia e protezione del personale sanitario

Uno degli aspetti più importanti di questa innovazione riguarda l’oncologia, dove anche una minima variazione nel dosaggio può influenzare significativamente l’efficacia del trattamento e gli effetti collaterali.

Inoltre, la centralizzazione della preparazione proteggerà il personale sanitario da esposizioni nocive. Finora, farmacisti, tecnici farmaceutici e, in alcuni casi, infermieri erano “direttamente esposti a sostanze pericolose” durante la preparazione dei farmaci chemioterapici nei reparti ospedalieri.

Con l’introduzione delle unità asettiche specializzate dotate di avanzati sistemi di protezione, i rischi di esposizione a farmaci citotossici e altre sostanze tossiche “saranno notevolmente ridotti”.

Un ulteriore vantaggio del progetto è l'”incremento della precisione nella somministrazione delle terapie”. Grazie alla “digitalizzazione dei processi e all’uso di tecnologie avanzate”, sarà possibile personalizzare i dosaggi in base alle specifiche esigenze di ciascun paziente.

“Al centro di questo processo c’è la figura del farmacista, che assume un ruolo più rilevante nel sistema sanitario, partecipando attivamente alla personalizzazione delle terapie e garantendo la qualità dei farmaci preparati”, ha aggiunto Soldo.

Oltre ai benefici per i pazienti e per il personale sanitario, i dati raccolti negli ospedali croati che già utilizzano la preparazione centralizzata dimostrano che questa metodologia consente anche un significativo “risparmio economico”. A seconda delle condizioni epidemiologiche e dell’anno, le riduzioni di costo si sono attestate tra il “5% e il 12% su base annua”.

L’implementazione dei nuovi sistemi di preparazione centralizzata nei nove ospedali dovrebbe concludersi “entro giugno 2025”.

“Sebbene l’obiettivo sia che tutte le strutture inizino a operare nello stesso periodo, potrebbero essere necessarie alcune adattamenti tecnici in base alle condizioni specifiche di ciascun ospedale”, ha precisato Soldo.

Ciò che è certo è che l’intero processo verrà completato entro il 2025″, seguendo le tempistiche stabilite nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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