«I medici di famiglia chiamino gli over 65 no vax»

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«I medici di famiglia chiamino gli over 65 no vax»

La campagna vaccinale ha subito una forte accelerazione. Evidentemente l’impennata di contagi delle ultime settimane sta convincendo sempre più cittadini a farsi inoculare il siero antiCovid.  Questa la conclusione a cui sono giunti i membri della task force nazionale, riunitisi oggi, venerdì 29 ottobre, in conferenza stampa.
Il ministro della Salute, Vili Beroš, ha rilevato che nella giornata di giovedì 28 ottobre sono state somministrate 13.292 dosi, “numero che non vedevamo dalla fine di luglio”. “Il vaccino è l’unica vera arma efficace contro la pandemia, perciò sarebbe opportuno che il tasso di vaccinazione fosse molto più alto di quello attuale che veleggia attorno al 45%”. Per questo motivo il Ministero della Salute ha deciso di affidare ai medici di famiglia il compito di contattare gli over 65, fascia d’età in cui “si registra il 31,3% di non immunizzati. Stiamo parlando di 267mila cittadini”, ha precisato Beroš. Ora è partita anche la somministrazione della terza dose, che secondo gli ultimi studi, andrebbe fatta 6-7 mesi dopo la seconda dose, poiché è stato dimostrato che dopo questo lasso di tempo l’immunità comincia a diminuire”.

No all’estensione del green pass

Il ministro dell’Interno, Davor Božinović, ha confermato che il green pass non sarà esteso. “Stiamo seguendo l’esperienza degli altri Paesi. Siamo giunti alla conclusione che con un così basso tasso di vaccinazione il certificato Covid non avrebbe senso – ha detto il capo dell’Unità di crisi nazionale –. La soluzione migliore è vaccinarsi”. Parlando dei controlli sul rispetto delle misure restrittive, Božinović, ha affermato che “non è facile portare avanti un compito del genere, ma le gente deve capire che rispettando le restrizioni che abbiamo riusciremo sicuramente ad abbattere la curva epidemiologica”.

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