I croati e la gran voglia di sciare. Italia la preferita

Le agenzie confermano l’enorme interesse dei cittadini per la stagione turistica invernale

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I croati e la gran voglia di sciare. Italia la preferita

In questi giorni di bora l’abbassamento delle temperature ha fatto sì che tutti iniziassimo a pensare all’inverno. E che cosa fanno in inverno tutti gli amanti della neve? Vanno a sciare, un’attività che l’anno scorso è stata quasi impossibile nella stragrande maggioranza delle classiche località sciistiche. Ecco perché quest’anno potrebbe esserci una vera e propria invasione delle piste da sci, con tanti cittadini croati che hanno già iniziato a pianificare la loro settimana bianca.
Durante la scorsa stagione invernale gli impianti di Italia, Slovenia e Austria sono rimasti generalmente chiusi a causa del coronavirus. Quest’anno, però, la situazione dovrebbe essere ben diversa. La differenza fondamentale, ovviamente, è data dall’alta percentuale di vaccinati, che, muniti di green pass, potranno accedere agli impianti di risalita evitando quarantene e riducendo al massimo i rischi di contagio. Le norme specifiche che verranno adottate, ossia le misure restrittive che saranno in vigore in ogni singolo Paese, magari con differenze da Regione a Regione, non sono ovviamente ancora note, ma sembra ormai certo che in un modo o nell’altro le piste saranno aperte.
Durante la stagione invernale 21/22 i cittadini croati dovranno però convivere con un nuovo problema, al quale non erano abituati, ossia la coincidenza della pausa natalizia programmata dalle scuole nostrane con quella prevista negli altri Paesi. Questo significa che si dovranno programmare le vacanze nel periodo di alta stagione, con prezzi maggiori di quelli ai quali sono abituati i croati e con delle difficoltà in più a trovare posto negli alberghi, che in questo periodo sono spesso pieni di turisti italiani.
A confermare il grande interesse dei cittadini è stata anche Tamara Černeka, direttrice dell’Arriva Travel, che ha spiegato come siano molti i clienti interessati all’apertura degli impianti al Plan de Corones, ma come siano altrettanti i dubbi riguardo ai rischi di pagare in anticipo e di perdere poi i soldi a causa di blocchi delle frontiere o isolamenti forzati. “In caso di chiusura noi dell’Arriva restituiamo tutti i mezzi versati, cosa che può avvenire anche in caso di malattia, di qualunque tipo, se si paga una piccola quota assicurativa per il viaggio”, ha spiegato la direttrice.
Bojan Čekada, titolare dell’agenzia di viaggi fiumana SKI Guru, ha spiegato come l’interesse più grande sia nei confronti degli impianti sciistici dell’Italia, citando anche lui come località più gettonata il Plan de Corones, dove fra l’1 e il 5 dicembre o fra l’8 e il 12 si possono pagare 3.190 kune per un posto in un albergo a quattro stelle con skipass incluso, mentre un posto letto in un appartamento è disponibile per 1.790 kune. Čekada spiega poi come anche delle opzioni più a buon mercato possano venire trovate in Slovenia, come ad esempio alla Rogla, dove fra il 26 e il 30 dicembre si possono ottenere alloggio con wellness e skipass a 2.600 kune, con un prezzo ridotto per i bambini per i quali viene offerto anche un animatore e la scuola sci. Un’altra opzione suggerita da questa agenzia è poi quella della Francia, dove è vero che il viaggio è più lungo, ma i prezzi sono decisamente più bassi rispetto a Italia e Austria.
Vanno poi prese in considerazione anche altre due destinazioni, meno famose, ma sempre più frequentate nel corso degli ultimi anni, la Jahorina e la Bjelašnica, impianti sciistici della Bosnia ed Erzegovina che sono diventati estremamente popolari nel corso del 2020, in quanto a differenza di tutti gli altri hanno continuato a lavorare senza grosse difficoltà. Il loro trucco era di offrire dei test per il Covid gratuiti a tutti quelli che acquistavano lo skipass per i loro impianti. In questo caso il prezzo di una mezza pensione per sette giorni è di poco inferiore alle 2.000 kune.
L’ultima possibilità rimane poi la Svizzera. Un po’ più cara e non così vicina non è certo un Paese dove vanno migliaia di cittadini croati, ma anche qui è stato possibile sciare durante la scorsa stagione invernale e chissà che molti di quelli che l’anno scorso sono stati costretti ad andare fino in Svizzera per poter sciare, non scelgano di farvi ritorno.

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