
A scuola ci insegnano che in autunno le giornate si accorciano, mentre le notti si fanno più lunghe, gli uccelli migratori partono alla volta di paesi più caldi e giunge l’ora delle vendemmie e della raccolta delle olive. Concetti importanti, anzi fondamentali, parte essenziale della nostra vita, che però è molto più bello vivere sulla propria pelle. Il Settore scuola della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, guidato dalla titolare Patrizia Pitacco, organizza perciò “I colori dell’autunno”, una giornata dedicata alle classi terze e quarte delle scuole elementari italiane della Croazia e della Slovenia. Si tratta di un appuntamento giunto ormai alla sua 15.esima edizione e che quest’anno si è svolto presso la SEI “Edmondo De Amicis” di Buie, coinvolgendo 244 alunni e una sessantina di insegnanti. oggi, 25 ottobre ad accogliere tutte le scolaresche ci hanno pensato la direttrice della SEI ospitante, Katia Šterle Zahtila, il presidente del locale Consiglio cittadino, Franko Gergorić, la titolare Patrizia Pitacco, assieme a Sabrina Bachich dell’UI. I numerosi partecipanti sono stati suddivisi tra Buie e Momiano dove hanno partecipato a 17 laboratori originali, interessanti e ben strutturati.
“Tutte le sedi delle 14 scuole della CNI hanno organizzato un’edizione della manifestazione e adesso riprendiamo un nuovo giro – ha commentato Patrizia Pitacco -. Si tratta di un’attività tradizionale del Settore scuola, iniziata sotto la guida della professoressa Zani, promossa per stare assieme, lavorare e fare gruppo. Non è una giornata di semplici incontri, ma è dedicata anche allo studio e ogni scuola la organizza in base al proprio territorio. Quest’anno si è fatto riferimento all’Agenda 2030, quindi c’è molta attenzione verso l’ecologia, verso lo sport, aggiungendo tradizione e cultura”.
La giornata di ieri è stata senz’altro molto impegnativa dal punto di vista logistico e ha coinvolto tutto il corpo docenti della “De Amicis” per garantire che tutto filasse liscio, senza imprevisti e disguidi. “Nei mesi scorsi c’è stata una grandissima organizzazione per capire come suddividere tutti i partecipanti in uno spazio che non è molto grande, inoltre è stato necessario coordinarci con i collaboratori esterni che ci hanno offerto sia aiuto, sia gli spazi, come la Casa dei castelli di Momiano, la Comunità degli Italiani di Buie e l’Università popolare aperta di Buie, oltre a loro abbiamo due guide turistiche locali, Mate Mekiš e Martina Dagostini, per il tour nel centro storico – ha dichiarato la direttrice -. Siamo riusciti a combinare le nostre classi in gruppi in modo da garantire lo svolgimento regolare delle lezioni e accogliere tutti gli ospiti, impiegando i docenti tra l’insegnamento e la manifestazione”.

Negli ultimi anni le istituzioni scolastiche stanno cercando di fare uscire gli alunni dalle aule e fargli conoscere il mondo, perché il vedere di persona fenomeni e realtà diverse ha molto più impatto dell’imparare solo la teoria. “I colori dell’autunno” incarnano un’ottima iniziativa per far conoscere tra loro alunni di scuole diverse che però condividono la cultura e la lingua italiana. Insomma, ogni occasione è buona per stringere nuove amicizie e imparare qualcosa di interessante.
“Abbiamo organizzato questa manifestazione basandoci sull’Agenda 2030, cercando di trattare gli obiettivi più vicini ai bambini come il rispetto degli animali, delle piante e delle persone – ha spiegato l’insegnante Dajana Krastić, attiva nell’organizzazione dell’appuntamento -. A Momiano si sono svolti i laboratori della realizzazione dei crostoli, il vinorello (come dipingere con il vino), il laboratorio digitale e la visita della Casa dei castelli. Negli spazi dell’Upa abbiamo organizzato un laboratorio di canto e ballo e un altro di ceramica. La Comunità ha ospitato tre gruppi: la visita guidata, il laboratorio di colori e musica e quello artistico. A scuola invece abbiamo ospitato un gruppo che si è cimentato con degli esperimenti, un altro che trattava il tema della rana, poi il riciclaggio, nel laboratorio di informatica abbiamo trattato il coding e la pixel art, i colori della foglie, per poi finire con il laboratorio di inglese e l’eco-laboratorio. Attraverso queste attività volevamo insegnare come riciclare la carta e tanti altri materiali, concentrandoci sui colori e sulla musica, con l’utilizzo di tubi sonori”. Una mattinata in cui i bambini sono stati i protagonisti assoluti e dove si è cercato di stimolare la loro fantasia ma anche le loro capacità motorie, artistiche, mettendo in pratica le loro conoscenze pregresse. “Ci tengo a dire che in questi mesi gli alunni della SEI ‘Edmondo De Amicis’, soprattutto quelli delle classi inferiori, ci hanno aiutato a realizzare il materiale, ritagliando i cartellini segna gruppo, le sagome delle foglie, quelle delle mele, hanno preparati i regalini. Inoltre il nostro alunno Noa ha suonato la fisarmonica dando il benvenuto a tutte le scolaresche ospiti”, ha concluso l’insegnante Dajana.

Ma come hanno vissuto questa giornata i ragazzi? Con il sorriso sul volto, ridendo, divertendosi e chiedendosi quale sarebbe stata la prossima attività. I 244 alunni hanno avuto anche la possibilità di viaggiare nel tempo, prima immergendosi in una passeggiata accompagnati da nobili veneziani, per poi passare a laboratori artistici contemporanei utilizzando materiali di scarto per salvaguardare il pianeta. C’è chi si è trasformato in un piccolo chimico cimentandosi con esperimenti curiosi e affascinanti scoprendo che la scienza è divertente. Non poteva mancare di certo il ballo, con l’ormai celeberrima “Rim Tim Tagi Dim” di Baby Lasagna e la musica con canzoni dedicate all’autunno. Marta della SE di Crevatini, periferica della “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” di Capodistria era alle prese con il laboratorio di informatica: “Mi sono divertita a disegnare al pc, questo tipo di disegni li avevo già fatti sul foglio, ma è la prima volta che li provo a fare al computer, poi abbiamo realizzato anche delle foglie con dei materiali che ci hanno portato”. Altri alunni invece hanno svolto delle attività un po’ diverse e più manuali. “È stata una giornata bellissima – ci hanno raccontano Dora, Aurora V. e Aurora S. della 3.b della SEI “Giuseppina Martinuzzi” di Pola – abbiamo partecipato al laboratorio di scienze, cucito e inglese. Il più bello è stato quello di cucito, dove abbiamo realizzato delle farfalle con del filo e del cartoncino, ma anche quello di inglese è stato divertente con i giochi proposti”. Per alcune di loro è stata la prima esperienza con ago e filo, mentre altre avevano già provato a rammentare qualcosa assieme alla nonna. Larissa della SE “San Nicolò” di Fiume si è trovata bene in tutti i laboratori a cui ha preso parte: “Abbiamo ritagliato le mele, i cerchi, abbiamo giocato con i tappi delle bottiglie, con i tubi sonori e abbiamo imparato delle canzoncine, la più bella è stata quella dell’autunno”. Anche altre ragazze si sono divertite molto a ritmo di musica, come ad esempio Federica e Aurora della SEI “Bernardo Benussi” di Rovigno: “Abbiamo seguito i laboratori di ceramica e di canto e ballo, entrambi sono stati bellissimi, abbiamo fatto un vaso poi abbiamo ballato molto, cosa che facciamo anche a casa e che ci piace tanto”.
Le scolaresche in visita a Momiano invece si sono dedicate alla tradizione, hanno imparato come fare i favolosi crostoli, immancabili a ogni festa e ricorrenza, poi hanno scoperto che con il vino si può anche dipingere e che questa tecnica viene utilizzata da molti artisti. Infine sono stati accolti nella Casa dei castelli per scoprire i segreti delle rocche istriane.
Dopo un buon pranzo ristoratore e qualche gioco nel cortile scolastico è giunto il momento dei saluti, arrivati troppo presto, ma d’altronde si sa che il tempo vola quando ci si diverte! Ad augurare un buon rientro nelle proprie sedi a insegnanti e bambini è stato il presidente della Giunta Esecutiva Marin Corva che ha inoltre ricordato che la scuola è il nostro futuro.
Un appuntamento, quello dei “Colori dell’autunno” che si rinnova di anno in anno e che diventa sempre più ricco e coinvolgente, ribadendo di essere un’iniziativa di grande successo. In fondo come è stato scritto sui regalini lasciati alle varie scolaresche lo stesso Albert Einstein aveva detto: “La creatività è contagiosa. Trasmettila”.
















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