
Le specie invasive sono una grande minaccia per il Mar Adriatico la più grande è il granchio blu, che si sta diffondendo rapidamente e mette in pericolo quelle autoctone. Gli esperti riuniti nel progetto BlueDiversity vedono la soluzione al problema come un’opportunità di sviluppo economico e di offerta nei menù dei ristoranti locali.
L’habitat naturale del granchio blu sono le coste dell’Atlantico occidentale, dove vive negli estuari, nelle lagune e nelle acque costiere poco profonde con fondali fangosi e sabbiosi. Tuttavia, a causa delle attività umane e dello scarico delle acque di zavorra delle navi, si è diffuso in molti ecosistemi marini europei, tra cui il Mar Adriatico e il Mar Egeo.
Il granchio azzurro è una specie estremamente adattabile, resistente a diverse condizioni di salinità e temperatura, e la sua capacità di riprodursi rapidamente gli ha permesso di diffondersi lungo tutto il litorale adriatico.
Il progetto Interreg Italia-Croazia BlueDiversity riunisce esperti italiani e croati e coinvolge la comunità locale nella tutela dell’ecosistema adriatico dalle specie invasive. Per preservare le popolazioni indigene di pesci e altri organismi marini, è importante monitorare costantemente l’abbondanza di granchi blu e adottare misure per controllarla, affermano gli esperti.
Promuovere la commercializzazione
Il biologo Josip Boban dell’Istituzione pubblica Mare e Carso – per la gestione delle aree naturali protette nella Regione di Spalato e della Dalmazia, ha riferito che uno degli obiettivi principali del progetto è l’implementazione di metodi di pesca sostenibili, attraverso l’uso di trappole ecologiche per il granchio blu. Queste trappole riducono al minimo le catture indesiderate e ne riducono il numero, in modo da non mettere in pericolo altri organismi marini.
Boban sottolinea che il progetto promuove anche la commercializzazione del granchio blu come risorsa sostenibile. “Dato che si tratta di una specie con un alto potenziale riproduttivo, è possibile avere una pesca continua, che ne regolerebbe l’abbondanza e ridurrebbe l’impatto negativo sull’ecosistema indigeno. Ciò darebbe anche agli imprenditori locali l’opportunità di arricchire la loro offerta e immetterla sul mercato – ha aggiunto -. L’uso del granchio blu nei ristoranti locali e nelle destinazioni turistiche contribuisce anche al turismo sostenibile. Attraverso tour educativi e menù specializzati, visitatori e turisti possono apprendere l’importanza del controllo delle specie invasive, ma anche l’importanza di preservare gli ecosistemi marini”, dichiara Boban.
Ad esempio, negli Stati Uniti, il granchio blu ha un notevole valore economico e costituisce un’importante risorsa per le comunità di pescatori locali. Nello stato del Maryland è stato dichiarato granchio di stato per il suo grande valore nell’economia locale. In Croazia la pesca del granchio blu è ancora agli inizi e solo un piccolo numero di pescatori lo cattura a fini commerciali. Boban ha ricordato che la cattura annuale di granchi blu nel 2023 è stata di sole quattro tonnellate.
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