Kujundžić via. Plenković: «Non era concentrato sul coronavirus»

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Kujundžić via. Plenković: «Non era concentrato sul coronavirus»

Il premier Andrej Plenković ha destituito il ministro della Sanità, Milan Kujundžić. La decisione arriva dopo diversi giorni in cui l’ormai ex ministro è stato al centro di alcuni  scandali immobiliari e dopo che ieri, lunedì 27 gennaio, aveva messo il mandato a disposizione del primo ministro.
“Ho destituito il ministro perché non era focalizzato sul proprio lavoro e sul pericolo coronavirus. Domani (mercoledì, 29 gennaio) nominerò il nuovo responsabile del dicastero della Sanità”, ha dichiarato il premier Plenković.

Con l’addio di Kujundižić sono 13 i ministri del governo Plenković che hanno dovuto lasciare l’incarico per vari motivi

Lunedì Kujundžić aveva chiesto nuovamente scusa per aver compilato in modo errato la sua cartella patrimoniale. Ha affermato di non aver tentato in alcun modo di occultare nessuno dei suoi averi e di essere vittima di un complotto. “Ho sbagliato, in quanto dal punto di vista formale ho compilato in modo errato la mia cartella patrimoniale. Considerato che tutto ciò che possiedo me lo sono guadagnato onestamente non era concentrato per quanto concerne la forma burocratica richiesta in questi casi. Non ho fatto nulla di illegale o di moralmente ingiustificabile”, ha puntualizzato il ministro. “La sequenza di attacchi ai quali sono stato sottoposto – ha proseguito – nel tentativo di discreditarmi è un déjà vu. La dinamica con la quale stanno affiorando i presunti scandali è indicativa. È chiaro a tutti che si tratta di un attacco orchestrato”. “Dalle carte si capisce che si tratta di attacchi basati sul nulla. La verità è più lenta rispetto ai titoli di giornale, ma alla fine affiorerà. Mi premurerò di dimostrarlo all’opinione pubblica”, ha dichiarato Kujundžić.

Vili Beroš, 56 anni, arriva da Spalato. Foto: Sandra Simunovic/PIXSELL

Vili Beroš sarà il nuovo ministro della Sanità
Il dicastero sarà affidato all’attuale ministro aggiunto Vili Beroš, il quale lunedì sera in tv ha dichiarato di non aver parlato di questa possibilità con il premier, ma che se dovesse chiamarlo non si tirerebbe indietro. È neurochirugo e insegna in diverse università croate.

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