Golfo dell’Oman: attaccate due petroliere

0
Golfo dell’Oman: attaccate due petroliere

Due petroliere sono in fiamme nell’area del Golfo, al largo dell’Oman, dopo essere state nel mirino di attacchi. Lo riportano Reuters e l’iraniana Press tv, citando fonti ben informate sugli incidenti. Le petroliere sono la Altair, battente bandiera delle Isole Marshall, e la Kokuka, batente bandiera di Panama
La Quinta flotta degli Stati Uniti, basata nel Bahrein, ha affermato di aver ricevuto una richiesta di aiuto da due petroliere “attaccate” nel golfo dell’Oman. Lo riferisce un comunicato della Marina militare americana, indicando che si è trattato di “due allarmi distinti, uno alle 6.12 del mattino e un altro alle 7 del mattino (ora locale)”. “Le navi americane – prosegue il comunicato – sono sul posto e forniscono assistenza”.
La Marina di Teheran ha soccorso 44 membri degli equipaggi delle due petroliere in fiamme nel Golfo dell’Oman. Lo roferiscono i media iraniani.
Nell’area la tensione è alta, dopo che lo scorso mese erano state sabotate due petroliere saudite, e ciò aveva spinto sia Riad sia Washington a accusare l’Iran del gesto.
Wu I-fang, un portavoce della compagnia petrolifera statale di Taiwan, Cpc Corp, che ha noleggiato la Front Altair, ha detto – citato dalla Bbc – che l’imbarcazione trasportava 75 mila tonnellate di nafta e che c’è il “sospetto che sia stata colpita da un siluro”. Anche il ministro del Commercio nipponico Hiroshige Seko ha dichiarato: “Ho avuto informazioni che le due navi avevano un carico collegato al Giappone e sono state attaccate vicino allo Stretto di Hormuz”. Attualmente, Shinzo Abe si trova proprio in Iran come primo premier giapponese in visita dal 1979, anno della Rivoluzione islamica.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display