
Forse il momento più importante del soggiorno dei giovani connazionali a Roma è stato l’incontro con il ministro plenipotenziario Daniele Rampazzo presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un meeting sicuramente emozionante che non ha lasciato nessuno indifferente suscitando grande interesse e partecipazione da parte di tutti. All’incontro ha preso parte a sorpresa il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul.
“Alle vicende del Confine orientale ci si riferisce sempre più spesso parlando di un popolo unico con l’intento di creare nuovi rapporti ricordando il passato e guardando al futuro, questo è anche il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella promuove – ha commentato il ministro all’inizio delle riunione -. Un passo avanti è stato fatto anche con la scelta di Gorizia e Nova Gorica come Capitale europea della cultura, soprattutto per aver puntato su una zona storica divisa per molto tempo, con un chiaro intento di abbattere i confini”.

Il Trattato di Osimo
La visita a Roma capita a ridosso dei 50 anni della firma del Trattato di Osimo che ha poi cristallizzato quelle che sono state le decisioni prese con il Memorandum di Londra del 1954 di cui si è discusso molto nel corso della chiacchierata, ricordando tappe e conseguenze di tale documento.
“Il Ministero finanzia la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia attraverso l’Università Popolare di Trieste grazie anche alla Legge numero 73 del 2001 che ogni 3 anni stanzia i fondi gestiti dall’UI per assicurare la realizzazione delle attività delle Comunità degli italiani – ha spiegato Rampazzo ai giovani -. L’UI elabora e presenta i progetti al Comitato di coordinamento, il quale si riunisce una volta all’anno e delibera a riguardo, garantendo trasparenza nel distribuire delle risorse pubbliche nel rispetto verso i contribuenti”. Il ministro ha anche ribadito l’importanza della CNI per lo Stato italiano e la sua felicità nell’accogliere alla Farnesina la delegazione di giovani connazionali.
Maurizio Tremul ha voluto ribadire “la capacità dell’Italia di ascoltare le esigenze delle Comunità, offrendo molto spesso suggerimenti utili dal cui confronto nascono progetti sempre migliori”. Il presidente ha inoltre ricordato che quest’anno il rifinanziamento delle leggi volte agli italiani di Slovenia e Croazia sono state inserite nella Finanziaria, rappresentando un passo molto importante.
Dyego Tuljak, responsabile del Settore giovanile della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, ha ringraziato il ministro Rampazzo per la calorosa accoglienza riservata alla comitiva e il tempo dedicatogli. “Stiamo facendo dei passi importanti per le future generazioni, in questi anni siamo riusciti a coinvolgere attivamente 240 ragazzi, realizzare 20 progetti e collaborare con 50 istituzioni – ha commentato Tuljak -. Inoltre, abbiamo avviato una collaborazione con FederEsuli per continuare il dialogo e dare vita a iniziative congiunte. Per potere realizzare tutto ciò l’aiuto dell’Italia è fondamentale per i progetti portati avanti dalle future generazioni”.
Incubatore di idee
Paola Valenta dell’Associazione giovani ha ricordato che il progetto “EU Italian” è un incubatore di idee che si pone l’obiettivo di offrire ai ragazzi gli strumenti necessari per permettere loro di contribuire al mantenimento della CNI attraverso idee innovative, portando a Roma in due anni 71 giovani. L’incontro è proseguito con una chiacchierata tra il ministro e i ragazzi, durante il quale il diplomatico ha dimostrato molta disponibilità nel rispondere alle domande dei connazionali, cercando di far comprendere al meglio il funzionamento dello Stato italiano.
Alla fine dell’incontro il gruppo ha raggiunto la biblioteca del MAECI, dove il dottor Arrigo Bonifacio, di origini piranesi, ha mostrato per la prima volta al pubblico una corposa quantità di documenti recentemente declassificata che ha portato alla firma del Trattato di Osimo, testimonianza di un momento storico che ha simboleggiato l’inizio della minoranza italiana nei nostri territori. Una sorpresa per cui i ragazzi si sentono onorati e riconoscenti, proprio per il messaggio simbolico molto importante che il Ministero ha voluto trasmettere nei nostri confronti, dimostrando anche l’importanza della CNI. Pagine di storia fondamentali per capire chi siamo e le scelte che sono state fatte nel passato.
Una mattinata incisiva che sicuramente ha chiarito qualche dubbio sui rapporti tra la madre patria e gli italiani di Slovenia e Croazia, ma ha anche fatto nascere molte domande a cui trovare una risposta, com’è giusto che sia.
Nel pomeriggio i ragazzi hanno continuato a lavorare partecipando al workshop condotto da Emanuele Salvatore Accardo dell’Azienda Beentouch che ha condiviso il suo sapere sulla progettazione per aiutare i vari gruppi a sviluppare le idee nate durante il primo laboratorio. Esperienze uniche che rimarranno impresse nella mente dei partecipanti, permettendo loro di affacciarsi al mondo del lavoro e di quello accademico, ma anche di relazionarsi in modo più dinamico e proficuo, con uno sguardo creativo rivolto al futuro.
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