Giornata di silenzio elettorale: va rispettato pena severe sanzioni

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Giornata di silenzio elettorale: va rispettato pena severe sanzioni

La Commissione elettorale centrale (DIP) ha invitato tutti i soggetti che partecipano in modo attivo alle elezioni amministrative del 16 maggio a rispettare il silenzio elettorale, che è iniziato oggi e terminerà alle 19 di dome-nica, ovvero al momento della chiusura dei seggi. Eventuali violazioni del silenzio elettorale vanno poste all’attenzione delle Commissioni elettorali cittadine, comunali e regionali, con tutti i dati per contattarle che sono stati pubblicati sul sito internet della DIP. Per la violazione della disposizione relativa alla fine del battage promozionale sono previste multe molto severe, che vanno dalle tremila kune per le persone fisiche al mezzo milione di kune per le persone giuridiche, come ad esempio per i partiti politici. Per quanto riguarda i candidati, invece, se dovessero venire colti in fragrante a violare il silenzio elettorale pagheranno dalle 10mila alle 30mila kune di multa. La DIP ha ribadito come durante il periodo di silenzio elettorale sia proibito per i candidati comparire in pubblico e parlare dei loro programmi, come pure cercare di convincere gli elettori a votare per un partito, una lista, o una coalizione. È vietato anche riportare dichiarazioni precedenti dei candidati, o altro materiale propagandistico che possa influenzare l’opinione pubblica con l’occhio rivolto al voto. La Commissione elettorale nazionale invita pure tutti a evitare di mettere nuovi manifesti in giro per le strade, di diffondere immagini dei candidati o di cercare di aumentare la loro popolarità in qualunque modo, sia pure con volantini o dépliant. È inoltre vietato cercare di convincere gli elettori per via telematica, per il tramite di telefonate dirette, messaggi SMS oppure e-mail. Vietati anche status di qualunque tipo sui social network, video o commenti, siano essi fatti da parte dei profili privati dei candidati oppure dalle loro pagine ufficiali. Anche i media vengono invitati dalla Commissione elettorale centrale a evitare qualunque tipo di promozione dei candidati, dei partiti o delle liste, evitando quindi di mettere nelle pagine, nei palinsesti o nei programmi qualunque riferimento alla campagna elettorale, comprese pubblicità, slogan, banner o collegamenti che portino alle pagine dei candidati.

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