
“I giornali delle minoranze sono essenziali nella conservazione dell’identità di un popolo”. Ad affermarlo è stato il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, porgendo il benvenuto ai partecipanti dell’Assemblea annuale dell’Associazione (europea) dei quotidiani in lingua minoritaria e regionale MIDAS, ospitata congiuntamente dalla città slovena e da Gorizia in Italia. Le prime Capitali europee transfrontaliere della cultura (Go! 2025) hanno accolto dal 12 al 15 giugno scorsi i delegati dell’organizzazione che raggruppa 27 testate giornalistiche (tra qui La Voce del popolo) di 12 Paesi su iniziativa del Primorski dnevnik, il quotidiano in lingua slovena di Trieste che il mese scorso ha celebrato l’ottantesimo dalla pubblicazione del primo numero.
Alle parole di Turel ha fatto eco il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ricordiamo ha origini istriane. “L’identità – ha detto – non è circoscritta al luogo dove si nasce o nel quale si vive. Non è necessariamente quella indicata sulla carta d’identità. L’identità è quella che scegliamo”. Riferendosi al ruolo che la lingua ha nell’affermazione dell’identità di una persona, ha osservato che il Goriziano è particolare in quanto nella cerchia della medesima famiglia storicamente spesso ci si rivolgeva gli uni agli altri in quattro lingue differenti: l’italiano, lo sloveno, il tedesco e il friulano. “Uno degli obiettivi di ‘Go! 2025’ – ha proseguito – consiste nel favorire la conoscenza passiva delle lingue in modo che uno possa usare la propria e comprendere la risposta dell’interlocutore a prescindere da quale sarà la lingua alla quale questo ricorrerà”. Ziberna e Turel hanno ammesso che la strada per raggiungere l’obiettivo è ancora lunga. Già, perché i giovani delle due città comunicano tra di loro parlando l’inglese. Ziberna ha però notato che a Gorizia si stanno moltiplicando i corsi di lingua slovena. A Nova Gorica il primo cittadino reputa che l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole del territorio debba ottenere maggiore spazio. Ziberna e Turel, che hanno incontrato i delegati della MIDAS nel Palazzo della Provincia di Gorizia, hanno ringraziato i giornalisti presenti per il servizio che offrono alla società.
La conferenza
I lavori dell’Assemblea della MIDAS si sono aperti il 12 giugno scorso a Nova Gorica con la riunione del Governing board e sono proseguiti l’indomani con la visita della delegazione al palazzo della Provincia di Gorizia dove a fare gli onori di casa oltre ai sindaci c’era anche la direttrice del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) GO, Romina Kocin affiancata dal vice Tomaž Konrad. Dopo i saluti istituzionali, è intervenuto Igor Devetak, caporedattore del Primorski dnevnik.
Il programma dell’Assemblea è proseguito – sempre nella Sala del Consiglio provinciale di Gorizia – con la conferenza “Minoranze e giornali di confine”. A moderare il dibattito e a inquadrare il tema è stato Bojan Brezigar, storica firma del Primorski dnevnik. A trattare l’argomento oltre al caporedattore de La Voce del Popolo Ivo Vidotto, sono stati Martxelo Otamendi Egiguren (Berria), Gwyn Nissen (Der Nordschleswiger), Edit Slézak (Új Szó), Vincent Partal (VilaWeb) e lo stesso Igor Devetak (Primorski dnevnik). Tra i relatori anche Aleksander Koren, amministratore delegato della Promozione attività editoriale/Družba za zalozniske pobude (PR.A.E.-DZP) di Trieste, editrice del Primorski dnevnik. Sono state illustrate le sfide della categoria. Le circostanze storiche, politiche e sociali nelle quali operano le varie testate sono molto diverse tra loro così come le sfide affrontate dalle singole redazioni, accomunate però da un denominatore comune: favorire il mantenimento dell’identità, della tradizione linguistica e culturale delle rispettive comunità.
Nuove generazioni
Molto si è discusso del ruolo delle nuove tecnologie come strumento per raggiungere i lettori a prescindere dai confini. Una transizione che rivoluziona il modo di fare giornalismo. Un argomento, quello della transizione digitale, affrontato anche dal nostro caporedattore. “In un’epoca in cui l’informazione scorre veloce La Voce si sta rinnovando. Puntiamo su nuovi linguaggi. Puntiamo anche sulla formazione dei giovani, sia lettori che collaboratori”, ha osservato Vidotto, che ha presentato ai colleghi il progetto “Mondo scuola”. “Questo per noi è un modo per garantirci un futuro”, ha puntualizzato. Qualcosa di simile lo fa anche il Primorski dnevnik, che pubblica regolarmente pagine confezionate da giovani, alcuni dei quali, dopo aver assaporato l’esperienza, hanno intrapreso la carriera giornalistica.
La nuova dirigenza
Al termine della conferenza la delegazione della MIDAS ha fatto tappa al Trgovski dom (Casa del commercio) di Gorizia, dove si è svolta l’assemblea annuale della MIDAS, nel corso della quale i delegati hanno esaminato lo stato dell’informazione in lingua minoritaria nei rispettivi Paesi. A rappresentare La Voce c’era Krsto Babić, che ha riassunto il clima che vige in Croazia sul fronte dell’informazione nelle lingue minoritarie. I presenti sono stati informati anche sugli sforzi profusi nel tentativo di riuscire a integrare nello Statuto dell’Associazione croata dei giornalisti (HND) a fianco di quella in inglese la traduzione del nome dell’organizzazione anche in lingua italiana. La riunione si è conclusa con l’approvazione dei documenti finanziari e con l’elezione della nuova dirigenza, la cui presidenza è stata affidata al giornalista basco Martxelo Otamendi Egiguren (Berria), subentrato alla collega Edit Slézak della redazione del giornale slovacco in lingua ungherese Új Szó, nominata a sua volta nella Corte d’arbitrato dell’associazione.
La targa di Demetrio Volcic
Prima dell’Assemblea i delegati della MIDAS hanno visitato nel medesimo stabile la biblioteca “Damir Feigel” inaugurata nel 2021 dalla Biblioteca nazionale slovena e degli Studi (NŠK) di Trieste, dove Aleks Kama Devetak ha riassunto la storia dell’edificio e in generale della Comunità slovena nel Goriziano. Al termine dell’Assemblea, invece, la comitiva ha visitato il centro di Gorizia soffermandosi davanti ad alcuni siti di particolare interesse per la Comunità slovena tra i quali la targa in ricordo del senatore Demetrio Volcic (nato Dimitrij Volčič), storico giornalista della RAI.
Il gran gala
In serata i delegati si sono recati a Dobrovo (Castel Dobra in italiano), per la cena di gala nel corso della quale sono stati consegnati i premi MIDAS e Otto von Habsburg, aggiudicati rispettivamente al giornalista basco Urtzi Urkizu (Berria) e allo scrittore istriano Milan Rakovac. Quest’ultimo è stato candidato dal Primorski dnevnik con il sostegno de La Voce del popolo. L’evento si è svolto a Villa Vipolže alla presenza di numerose autorità e personalità: la sottosegretaria della Repubblica di Slovenia per la diaspora e gli sloveni d’oltreconfine, Vesna Humar, la senatrice Tatjana Rojc, l’ambasciatore italiano a Lubiana, Giuseppe Cavagna, il console generale sloveno a Trieste, Gregor Šuc, il consigliere regionale FVG, Marko Pisani, Juri Giacomelli, presidente del Forum-italo sloveno.



Le politiche di Lubiana
Sabato scorso i partecipanti al Meeting annuale della MIDAS sono stati ricevuti a Gorica da Vesna Humar e da Neda Rusjan Bric, che ricordiamo è stata a capo della candidatura di Nova Gorica (e Gorizia) a Capitale europea della cultura. Vesna Humar ha illustrato le politiche a sostegno degli sloveni all’estero e d’oltreconfine. Ha parlato anche dei diritti sanciti nella Costituzione alle minoranza italiana e ungherese, a iniziare da quello al doppio voto. Ha parlato anche di Radio e TV Capodistria, nonché delle risorse destinati all’Edit e al Dramma Italiano di Fiume, nonché al CRS di Rovigno in quanto istituzioni unitarie della CNI.
Slovita
Dopo un giro turistico di Nova Gorica i delegati della MIDAS si sono recati a Oslavia (Oslavje) dove è stato loro presentato il progetto Slovita. Un’iniziativa promossa dalla Confederazione delle organizzazioni slovene (SSO) e dall’Unione culturale ed economica slovena (SKGZ) con il contributo finanziario della Regione autonoma FVG allo scopo di trasformare gli sloveni d’Italia in un brand. A chiudere il meeting MIDAS la cena con il sindaco di Nova Gorica in uno dei ristoranti cittadini.
L’edizione 2025 dell’Assemblea MIDAS è stata realizzata con il sostegno del Governo sloveno (Ministero per gli sloveni all’estero e oltreconfine), del GECT GO, di Go! 2025, del Consiglio municipale di Nova Gorica, della organizzazioni rappresentative degli sloveni in Italia e dell’Ordine dei giornalisti italiano.
Un valore aggiunto
“La Voce è lo storico quotidiano della CNI. La sede si trova a Fiume, una città simbolo, di confine. Ciò ha segnato profondamente la nostra narrazione in quanto viviamo il confine non come barriera bensì come luogo di transito e interazione”, ha dichiarato il caporedattore del nostro quotidiano, Ivo Vidotto, intervenendo alla conferenza “Minoranze e giornali di confine”. “Operiamo – ha proseguito – in un’area in cui la presenza italiana è storica, dove i confini hanno cambiato più volte non soltanto la loro posizione, ma anche il loro significato. Un territorio dove gli italiani un tempo costituivano la maggioranza della popolazione e ora sono una minoranza”. “La Voce – ancora Vidotto – è molto più che un quotidiano. È un presidio culturale, un ponte tra generazione, un punto di riferimento identitario di una Comunità… È anche uno strumento di dialogo con la maggioranza, le istituzioni e i lettori che non appartengono alla nostra Comunità, ma che ci leggono perché conoscono il nostro valore e quello del nostro punto di vista”. “Il confine non è soltanto una linea geografica, talvolta anche mentale, ma un laboratorio dove s’incontrano varie storie, culture e sensibilità. Il ruolo dei giornali delle minoranze deve essere anche quello di dare un contributo per creare un’Europa più consapevole delle sue diversità e più attenta a tutelarle”, ha concluso, rilevando che il giornalismo di “minoranza” è un valore aggiunto per la democrazia.

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