
Come era previsto, è stata votata oggi, lunedì 16 dicembre, la sfiducia al Bundestag al governo di minoranza guidato da Olaf Scholz, aprendo le porte a elezioni anticipate in Germania il 23 febbraio. Lo stesso cancelliere socialdemocratico nel suo intervento questa mattina in aula aveva affermato che il suo “obiettivo è indire elezioni generali anticipate”.
“Abbiamo bisogno di una maggiore crescita economica”, aveva aggiunto Scholz citando la necessità di investimenti per continuare a supportare l’Ucraina nella sua difesa contro l’invasione russa e a rafforzare l’esercito tedesco. “Nessun elettore avrebbe potuto prevedere le sfide che avremmo dovuto affrontare negli ultimi tre anni”, le parole del cancelliere.
Scholz ha sottolineato che è la sesta volta nel periodo postbellico che un cancelliere chiede un voto di fiducia. Ed è il quinto cancelliere a farlo, dopo che il socialdemocratico Gerhard Schroeder ha utilizzato la misura due volte.
Il leader dell’opposizione tedesca, il conservatore Friedrich Merz, ha accusato intanto il cancelliere Scholz di aver lasciato il Paese “in una delle peggiori crisi economiche del dopoguerra”.
Il ministro dell’Economia del governo Scholz, Robert Habeck, è stato definito da Merz “il volto della crisi economica”.
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