Approvvigionamento gas, la Croazia lancia l’«early warning»

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Approvvigionamento gas, la Croazia lancia l’«early warning»

Il governo lancia l'”early warning” per il gas. Il ministro dell’Economia e della Tutela dell’ambiente, Tomislav Ćorić, ha approvato la decisione con cui allo Stato viene concesso di riempire il deposito sotterraneo di gas Okoli (a una quarantina di chilometri a sud di Zagabria) nel caso gli affittuari non fossero in grado di farlo. Quest’ultimi, infatti, non stanno procedendo in questo senso poiché, come un po’ dappertutto in Europa, non hanno interesse a farlo a causa dell’alto prezzo d’acquisto del gas. Inutile dirlo che il motivo va ricercato nella guerra in Ucraina e nelle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia. La decisione sull’“early warning”, la cosiddetta allerta precoce, inerente a i livelli critici del sistema di tutela dell’approvvigionamento di gas in Croazia è stata pubblicata lunedì 25 aprile sulla Gazzetta Ufficiale, ed è entrata oggi in vigore. In modo da vigilare sui rischi dovuti all’invasione russa e agli scompensi sul mercato, il Ministero ha anche istituito un gruppo d’esperti che avrà il compito di vigilare sull’approvvigionamento del gas.

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