Festa sul Monte Maggiore: inaugurato il secondo tunnel (foto)

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Festa sul Monte Maggiore: inaugurato il secondo tunnel (foto)
Foto Goran Kovačić/PIXSELL

“Una grande giornata per l’Istria e la Croazia”. Così il premier Andrej Plenković all’inaugurazione del secondo tunnel sul Monte Maggiore (Učka), al termine della solenne cerimonia sul versante istriano.

Video: Goran Žiković

Il traffico attraverso la galleria, finora gestito in entrambi i sensi di marcia attraverso un’unica canna aperta nel 1981, ha così subito una svolta significativa. Il nuovo tunnel, che aprirà al traffico nel corso della giornata di sabato 14 settembre, consentirà un flusso di veicoli più veloce e sarà conforme agli standard di sicurezza europei. La seconda galleria con i suoi 5634 metri è la terza più lunga della Croazia, superata solo dai tunnel di Sv. Rok e Mala Kapela, ricorda l’agenzia Hina.

“Proprio il 13 settembre abbiamo tenuto una seduta del governo a Pola. Durante quella riunione, abbiamo preso la decisione politica di completare integralmente la Ipsilon istriana, di costruire la seconda canna del tunnel sul Monte Maggiore e di realizzare appieno questo modello di partenariato pubblico-privato, che si è rivelato molto efficace. Attraversando il tratto della nuova galleria da Fiume e poi passando nella vecchia canna, si percepisce davvero l’importanza di un progetto così imponente,” ha sottolineato il primo ministro.

Silić (Bina Istra): «Una decisione politica»

“In questo momento così solenne, voglio dire che il pedaggio nella seconda galleria non prevede alcun costo aggiuntivo rispetto alla prima canna”, ha dichiarato il direttore della concessionaria Bina Istra, Dario Silić.

Foto Goran Žiković

Dopo i ringraziamenti, soprattutto al governo croato che “ha preso una decisione politica” di costruire la seconda galleria, Silić ha ricordato che nel corso dei lavoro “sono state impiegate tecniche all’avanguardia, tra cui esplosivi liquidi, nastri trasportatori per la rimozione dei materiali e sistemi moderni di perforazione e scavo”. Questi approcci tecnologici avanzati hanno permesso un’”esecuzione rapida ed efficiente dei lavori”, nonostante le difficoltà geologiche e la necessità di ridurre al minimo l’impatto sul traffico esistente.

Foto Goran Žiković

Oltre 500 operai sono stati impiegati nel progetto, con un investimento totale di circa 200 milioni di euro. I lavori sono stati completati entro i tempi previsti e senza costi aggiuntivi, nonostante i problemi legati all’inflazione, la scarsità di manodopera e la presenza di numerose crepe e cavità incontrate durante la perforazione della nuova canna.

Foto Goran Žiković

“Il progetto ha richiesto tre anni di lavoro. Una delle sfide più complesse è stata la fase di esplosione, con l’uso di oltre mille tonnellate di esplosivo liquido. Abbiamo affrontato più di 30 cavità e crepe durante lo scavo”, ha spiegato Dario Silić, direttore di Bina Istra.

Usate 6.000 tonnellate d’acciaio: quasi come la Torre Eiffel

Silić ha sottolineato che il nuovo tubo sarà il tunnel più moderno della Croazia. Durante i lavori, sono stati scavati 1,2 milioni di tonnellate di roccia e altri materiali, una quantità equivalente a un quarto della Grande Piramide d’Egitto. Inoltre, sono state utilizzate 6.000 tonnellate di acciaio, l’equivalente della Torre Eiffel.

Oltre alla costruzione della seconda canna, è stata completata la struttura finanziaria per l’avvio dei lavori su un tratto autostradale di dieci chilometri che collegherà il tunnel a Mattuglie. Questo tratto, insieme al raddoppio del ponte sul fiume Quieto (Mirna) e del viadotto sul Canale di Leme, migliorerà ulteriormente la connettività stradale dell’Istria con il resto della Croazia.

Il completamento dei lavori è previsto entro tre anni, consentendo un viaggio da Pola a Zagabria in sole due ore e mezza. Il progetto prevede anche numerose misure ecologiche, fondamentali per migliorare la qualità della vita delle comunità vicine alla nuova infrastruttura stradale, ha concluso Silić.

Miletić: «Data storica oggi come nel 1943»

Il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, ha dichiarato che “il 13 settembre non è una data a caso, poiché nel 1943 il popolo dell’Istria venne chiamato a unirsi alla madrepatria”. Poi ha aggiunto che “questa è stata una decisione politica del governo, guidato dal primo ministro Plenković, e lo ringrazio per questo”, ha affermato Miletić.

Komadina assente per malattia: «Il tunnel sia un simbolo d’unità»

La vicepresidente della Regione litoraneo-montana, Marina Medarić, ha letto un messaggio a nome del presidente Zlatko Komadina, il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione del secondo tunnel, definendolo un simbolo di prosperità. “Possa essere questa galleria un simbolo di unità e progresso”, ha dichiarato Komadina nel suo messaggio. il presidente della Regione non ha potuto essere presente all’evento per motivi di salute.



Il ministro Butković: «Pochi momenti come questo»

Il ministro dei Trasporti, Oleg Butković, ha dichiarato che “ci sono pochi momenti nella vita che rimangono impressi per sempre. Uno di questi è la costruzione del ponte di Sabbioncello (Pelješac), e l’altro è la nuova canna sul Monte Maggiore”.

Butković ha inoltre annunciato l’avvio dei lavori per la completa integrazione dell’Istria nella rete autostradale croata. “Questo è davvero un grande momento e una grande impresa”, ha concluso.

Foto Goran Žiković

Alla cerimonia sul versante istriano del Monte Maggiore, conclusosi con uno spettacolo di fuochi d’artificio, ha preso parte il deputato della CNI, Furio Radin. A benedire l’opera è stato il vescovo di Pola e Parenzo, Ivan Štironja. Il cielo sopra il Monte Maggiore è stato sorvolato dalla pattuglia acrobatica Krila Oluje (le Ali della Tempesta), mentre a cantare l’inno croato è stata Radojka Šverko. Poi si sono esibiti anche Ana Rucner, gli scampanatori dello Halubje, i ballerini del Centro per la danza Tala. Dal nuovo tnnel sono poi usciti i membri della Societ’ folcloristica Pazin, i vespisti del Vespa club di Rovigno, gli oldtimer del Liburnija Classic Club Abbazia, il Porsche club e infine il Sudar Brass Ansambl.

 

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