G20 a Roma. Si parla di cambiamento climatico ed economia

0
G20 a Roma. Si parla di cambiamento climatico ed economia

Il vertice del G20 quest’anno si tiene, per la prima volta dalla sua nascita nel 1999, in Italia, a Roma, il 30 e il 31 ottobre, sotto la presidenza del premier italiano Mario Draghi. Riunisce 20 Paesi che, insieme, rappresentano il 60% della popolazione mondiale, il 75% del commercio globale e oltre l’80% del Pil internazioanle. Partecipano i capi di Stato e di governo dei singoli Stati e i presidenti di Commissione europea e Consiglio europeo per l’Ue, quest’anno quindi rappresentata da Ursula von der Leyen e Charles Michel.
Il summit romano si articola principalmente intorno alle discussioni sui temi che la presidenza italiana riassume nelle “tre P”: persone, pianeta e prosperità. Al centro del primo ambito, gli effetti che la pandemia da Covid-19 ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze globali rese ancora più evidenti dalla crisi sanitaria, cercando vie per tutelare le fasce di popolazione più vulnerabili – donne, giovani e lavoratori precari – lavorando su temi come l’accesso all’istruzione e le disparità di opportunità e condizioni di vita nei diversi Paesi del mondo. Focale il tema dei vaccini contro il coronavirus, con Paesi che hanno ormai raggiunto alte soglie di popolazione già immunizzata e vaste aree del mondo dove invece solo poche fasce sono state vaccinate.

Il discorso di Draghi
“È bello vedervi tutti qui. La pandemia ci ha divisi così come ha fatto con tutti i nostri cittadini. E poi anche “il protezionismo e il nazionalismo”, ha detto il premier nel discorso di apertura. Pandemia, tasse eque, cambiamenti climatici, “più andiamo avanti con le sfide più è chiaro che il multilateralismo è la migliore risposta” e “andare avanti da soli non è un’opzione. Dobbiamo lavorare per superare le nostre differenze”. “Adesso possiamo finalmente guardare al futuro con ottimismo. Azione coordinata da parte dei governi e vaccini hanno permesso all’economia globale di riprendersi. Insieme stiamo costruendo un nuovo modello economico di cui il mondo beneficerà. Dobbiamo essere consapevoli delle sfide che ci aspettano perché la pandemia non è finita”. Il presidente del Consiglio ha poi parlato dell’importanza di un’equa distribuzione dei vaccini: “Nei Paesi ad alto reddito oltre il 70% della popolazione ha avuto la prima dose, solo il 3% nei paesi più poveri: sono differenze inaccettabili. Siamo vicini al 40% della popolazione vaccinata entro la fine del 2021 e adesso dobbiamo raggiungere il 70% nella metà del 2022. Bisogna investire nella ricerca e abbattere le barriere commerciali per incentivare le vaccinazioni”, ha concluso il premier che, in un passaggio del suo intervento ha sottolineato il lavoro svolto dall’Italia per promuovere una ripresa più equa. “Il Global Health Summit di Roma – ha detto – ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse”.

Ratificato l’accordo sulla tassa minima globale
Dopo anni di trattative, i leader del G20, riuniti a Roma, hanno ratificato il sostegno unanime all’imposizione di una tassa minima globale del 15% sugli utili delle multinazionali. Lo riferisce una nota della Casa Bianca. “Tutti i leader hanno appoggiato una tassa minima globale e il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha sottolineato l’importanza di questo accordo storico nel suo intervento”, aggiunge la nota.

La protesta
Stamani sulla via Cristoforo Colombo a Roma vicino alla zona di massima sicurezza all’Eur per il G20 in 50 del Climate camp hanno bloccato il traffico, sedendosi al centro della carreggiata. Le forze dell’ordine hanno poi sgomberato i manifestanti. Gli attivisti si sono lasciati sollevare di peso facendo resistenza passiva. Sul posto blindati e agenti in tenuta anti sommossa.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display