FVG, Croazia e Slovenia insieme per creare la valle dell’idrogeno

Vertice a Trieste tra i ministri Giorgetti e Filipović e il governatore Fedriga

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FVG, Croazia e Slovenia insieme per creare la valle dell’idrogeno
Filipović, Giorgetti e Fedriga a colloquio con la dirigenza della Danieli ABS. Foto: Giovannimontenero

L’accordo transnazionale tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia per la creazione di una valle di idrogeno, che andrà a concretizzarsi anche grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato al centro dell’incontro che questa mattina a Trieste il governatore della Regione Massimiliano Fedriga ha avuto con il ministro italiano dello Sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti e con la delegazione del governo croato guidata dal ministro dell’Economia Davor Filipović. Si tratta di un accordo importantissimo sia per l’Italia che per l’intera Unione europea. È infatti – ha sottolineato il governatore – la prima iniziativa che viene progettata con queste caratteristiche. La nostra speranza è che quest’eccellente esperienza possa essere presto emulata in altre aree del continente. La questione energetica oggi è assolutamente centrale – ha ricordato –. Investire su modelli di sviluppo maggiormente sostenibili è strategico per il futuro delle nostre comunità.
Energie rinnovabili
Nel corso del suo intervento il governatore ha rimarcato che la Regione e il governo italiano stanno lavorando in stretta collaborazione e con grande sintonia per concretizzare nei tempi previsti l’Hydrogen Valley. Oltre alla valenza degli investimenti tecnologici in grado di supportare la crescita dell’utilizzo dell’idrogeno, il vertice è stato l’occasione per rimarcare l’importanza di potenziare il sistema di infrastrutture in grado di supportare le diverse energie rinnovabili, a partire dall’elettrico. Le infrastrutture sono decisive per dare ai cittadini la possibilità di scegliere. Questo grande progetto incentrato sull’idrogeno – ha concluso il governatore – può trasformare il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e la Croazia nella prima area in Europa dove le persone possono decidere liberamente quale energia e quale sistema di trasporto utilizzare.
Il ministro dello Sviluppo economico italiano Giancarlo Giorgetti e il ministro croato dell’Economia Davor Filipović hanno avuto pure un lungo e cordiale colloquio nel Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia in cui hanno affrontato le comuni problematiche economiche aggravate dalla guerra in Ucraina. Inflazione, mancanza di materie prime, aumenti smisurati dei costi dell’energia sono stati i temi salienti affrontati dai due ministri che hanno rinnovato la volontà di cooperazione anche nella ricerca di approvvigionamento di fonti energetiche alternative al gas russo. “Ho sempre sostenuto la neutralità tecnologica – ha detto Giorgetti – e su questo stiamo investendo molto. Credo sia un errore puntare tutto sull’elettrico, l’Italia e me ne assumo la responsabilità – ha ricordato il ministro dello Sviluppo economico – non ha firmato Cop26 perché il futuro non è solo elettrico”.
Fincantieri, eccellenza italiana
I due ministri, insieme con il governatore Massimiliano Fedriga hanno poi visitato il cantiere di Fincantieri a Monfalcone “eccellenza italiana dell’industria nel mare a livello mondiale” che farà da apripista anche nel progetto dell’Hydrogen Valley, “esperimento unico in Europa altamente tecnologico che coinvolge Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia”. I due ministri hanno infine visitato a Cargnacco lo stabilimento Danieli ABS.
“L’idrogeno è il futuro dell’energia e qui ci sono le competenze, nel cuore della vecchia Europa, per poter fare molte cose in cooperazione. Questa ‘Hydrogen Valley è l’unico esperimento di progetto transfrontaliero sull’idrogeno presente in Europa e che coinvolge tre Stati. Sicuramente il tema energetico è uno dei grandi spazi d’azione di tutta la politica diplomatica e di relazione rispetto all’importante tema che ho più volte sollevato di autonomia energetica”, ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha espresso soddisfazione per il fatto che Davor Filipović abbia accolto l’invito a venire a Trieste.
A margine delle visite alla sede della Fincantieri a Monfalcone e allo stabilimento Danieli Abs di Pozzuolo del Friuli il governatore Fedriga ha sottolineato che l’incontro tra i ministri Giancarlo Giorgetti e Davor Filipović a Trieste e le successive tappe congiunte negli stabilimenti di due grandi aziende leader a livello globale nei loro mercati confermano il ruolo baricentrico e strategico del Friuli Venezia Giulia a livello europeo.
Prima esperienza pilota
Come ha spiegato il massimo esponente della Giunta FVG, l’occasione, che ha visto le delegazioni – regionale, italiana e croata – incontrare il presidente e l’amministratore delegato di Fincantieri, è stata anche il primo contatto del governatore con i nuovi vertici aziendali a seguito del recente ricambio del management. In quest’ottica è stato ribadito il legame che unisce Fincantieri alla Regione, essendo un’azienda che ha una visione marcatamente internazionale, ma con il cuore fortemente piantato in Friuli Venezia Giulia. Nell’appuntamento di Cargnacco di Pozzuolo del Friuli, nel corso della visita alle Acciaierie Bertoli Safau (Abs) del gruppo Danieli, il governatore ha sottolineato come il tema della reperibilità delle materie prime, unitamente a quello dell’avvio della transizione energetica, siano fondamentali per dare una risposta alle imprese che devono confrontarsi con una realtà globale sulla quale incombono gli effetti del conflitto in Ucraina. A tal riguardo la scelta relativa allo sviluppo delle tecnologie connesse all’idrogeno come fonte alternativa è stata condivisa dal ministro dello Sviluppo economico, dal suo omologo croato e dal governatore, il quale ha ricordato come il progetto “Valle idrogeno transnazionale”, prima esperienza pilota di questo genere, unisca FVG, Slovenia e Croazia puntando a un modello di sviluppo più sostenibile per l’area territoriale dell’Europa centroorientale.

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