«Fondamentale il tavolo di lavoro sull’attuazione del Trattato italo-croato»

A colloquio con Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. Riflettori puntati innanzitutto sull’accordo Dini-Granić sulla tutela delle minoranze, firmato nel 1996, sul quale la CNI ripone grandi aspettative

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«Fondamentale il tavolo di lavoro sull’attuazione del Trattato italo-croato»
Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana. Foto Roni Brmalj

“Il 2024 è stato un anno importantissimo per quanto riguarda i diritti per la CNI”, parola di Marin Corva, presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana. Corva ha motivato queste sue parole rilevando come nel corso dell’anno sia stato dato il via libera per la formazione di un tavolo tecnico per la discussione sullo stato di realizzazione del Trattato italo-croato sulla tutela delle minoranze. Il riferimento va all’accordo Dini-Granić, firmato nel 1996, che fra le altre cose definisce l’Unione Italiana come l’organizzazione atta a rappresentare i diritti della minoranza nazionale italiana in Croazia e Slovenia. Il Trattato è stato ratificato sia dal Sabor che dal Parlamento italiano ed ha pertanto assunto valore di legge – nell’ambito dell’ordinamento giuridico croato si pone fra la Costituzione e le leggi costituzionali, quindi ad un livello superiore anche rispetto a tutte le leggi ordinarie.

“Questo è uno dei documenti fondamentali per quanto riguarda la tutela dei diritti della CNI. Pur risalendo al 1996 ci sono alcuni passaggi sui quali si deve ancora lavorare. Per farlo è però necessaria la collaborazione di entrambi gli Stati, rappresentati dai rispettivi governi: per questo reputo di estrema importanza i passi che sono stati fatti nel corso del 2024 a riguardo. Abbiamo avuto modo di parlare della questione direttamente con il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, che si è detta molto interessata all’idea di istituire il tavolo tecnico. Dopodiché l’onorevole Furio Radin, deputato della minoranza italiana e vicepresidente del Sabor, è riuscito ad inserire la creazione del tavolo tecnico per la discussione della realizzazione del Trattato nel Programma operativo per la tutela della minoranza. Da un punto di vista politico questa sarà una delle cose sulle quali dovremo lavorare più intensamente nel corso del 2025”, ha affermato Marin Corva.

Progetti e investimenti

Il presidente della Giunta ha parlato poi di alcuni progetti concreti. “Come Giunta esecutiva siamo stati estremamente operativi nel 2024. Abbiamo realizzato un gran numero di progetti, alcuni dei quali hanno avuto effetti immediati, mentre altri sono un investimento per il futuro. Mi riferisco ad esempio ai tanti corsi di formazione che abbiamo avviato, per i giovani, o per gli imprenditori, o ancora quelli per migliorare la comunicazione delle Comunità degli Italiani, che grazie a questi progetti saranno in grado di trasmettere meglio ai loro soci le iniziative che vanno a realizzare. Altrettanto importanti sono gli investimenti per gli asili di Fiume e Sissano o quello per la scuola elementare di Cittanova. Anche se non sono ancora visibili, in quanto non è iniziata la fase di costruzione, il 2024 è stato anche l’anno in cui abbiamo portato a termine la fase di progettazione delle palestre delle scuole elementari Belvedere e Gelsi, nonché il restauro e l’ampliamento della San Nicolò. E questo solo per citarne alcuni. Con questo lavoro abbiamo dimostrato ai nostri finanziatori che siamo in grado di gestire bene le risorse che ci mettono generosamente a disposizione. Siamo stati sottoposti a controlli di ogni tipo, sia ordinari che ispezioni straordinarie e non sono state riscontrate irregolarità”, ha sottolineato Marin Corva.

Elezioni del 2026

“È vero però nel che 2024 è mancata in un certo senso una migliore rappresentanza a livello politico e questo è sicuramente qualcosa su cui dovremo lavorare nel prossimo futuro. Bisogna anche considerare il fatto che nel 2026 ci saranno le elezioni per il rinnovo dell’Unione Italiana. Può sembrare una data lontana in questo momento, ma vi assicuro che è dietro l’angolo. Tutte le modifiche che si vogliono fare, per lasciare una struttura quanto più solida e per aggiornare l’intera Unione Italiana a livello di Statuto e di regolamenti fondamentali, va fatta nel corso di quest’anno. Abbiamo già visto in passato come apportare delle modifiche possa essere complesso: pertanto se si vuole assicurare un futuro roseo alla CNI ci si deve muovere con grande tempestività nell’affrontare queste tematiche. Inoltre, nel corso del 2025 si dovrà chiudere anche il discorso relativo all’Unione di Capodistria, dove è ovvio che qualcosa vada sistemato. Vorrei in fine ricordare a tutti che dal 2026 io non ci sarò più, in quanto il limite dei due mandati mi impone di non potermi ricandidare”, ha affermato Marin Corva.

Mondo scuola

Infine il presidente della Giunta ha voluto citare la situazione che si è creata nel mondo scuola e sulla quale l’Esecutivo UI è intervenuto direttamente, sia come settore, sia portando il tutto all’attenzione dell’Assemblea. “Il problema della documentazione pedagogica, che alcuni ispettori hanno segnalato come sbagliata se compilata soltanto in italiano, si è rivelato come un grosso problema. Per risolverlo ci siamo impegnati a fondo, intervenendo direttamente come Giunta a tutti i livelli della politica, con incontri con i Ministeri e lettere a tutti i soggetti coinvolti. Anche in questo caso mi sento in dovere di ringraziare Furio Radin, che ha dato un contributo determinante per la buona riuscita delle mediazioni che stavamo portando avanti. Mi rendo conto che la soluzione trovata non è ideale, ma intanto tutte le scuole possono continuare ad avere la documentazione in lingua italiana. Credo che all’atto pratico questa sia la cosa più importante. Bisogna però continuare a monitorare la situazione, per evitare qualunque tipo di spiacevole sorpresa”, ha concluso il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.

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