Fiume. Stazione dei treni: degrado totale, ma forse…

0
Fiume. Stazione dei treni: degrado totale, ma forse…

L’atteso appuntamento con Fiume – Capitale europea della Cultura 2020, com’è noto, impone tutta una serie di cose che forse, inizialmente, non erano state prese troppo sul serio da parte di chi di dovere. Giunti a questo punto, però, è impossibile tornare indietro poiché manca veramente pochissimo al cosiddetto D-day, ovvero al giorno in cui la città prenderà ufficialmente in consegna un testimone da una parte davvero illustre, ma dall’altra molto impegnativo e a volte pure fastidioso, vista la posta in gioco. Se da una parte, l’assegnazione del prestigioso titolo di CEC rappresenta un grande onore per Fiume, dall’altra è come avere aperto il vaso di Pandora, mettendo in luce e scoprendo tutta una serie di problemi con i quali la città sta combattendo da anni. Difficoltà per anni trascurate, che ora a piano a piano stanno inesorabilmente giungendo a galla. Come si suol dire, prima o poi tutti i nodi arrivano al pettine e stavolta sta succedendo anche al capoluogo quarnerino, che per troppo tempo sembra aver… dormito sugli allori. Dopo un brusco risveglio, oggi, a pochi mesi dall’inaugurazione ufficiale dell’evento 2020, si ha l’impressione che le cose si stiano risolvendo in extremis, anche se non è detto. D’altra parte, accantonando per un attimo le varie problematiche, l’autorevole titolo di Capitale ha contribuito ad aprire se non altro, in favore della città, un grosso ciclo d’investimenti che le porteranno soltanto del bene e le lasceranno un’eredità importante.

Un preambolo, questo, forse un po’ lungo per annunciare la prossima realizzazione di uno dei progetti cardine, non soltanto a livello locale ma anche nazionale, che dal punto di vista formale con Fiume CEC non ha assolutamente a che vedere, ma che arriva puntuale a dare maggiore lustro alla città. Il riferimento è alla costruzione della nuova rete ferroviaria che attraversa la Croazia, con l’ammodernamento di quella già esistente. Se ne sta discutendo in questi giorni, al forum internazionale “Prospettive delle Porte meridionali d’Europa”, organizzato dalla Camera di commercio croata – filiale di Fiume
In tema di infrastruttura ferroviaria, è stato impossibile, all’appuntamento di ieri, evitare di toccare uno dei tasti dolenti di Fiume, ovvero lo stato disastroso in cui versa la Stazione dei treni. Invitato a pronunciarsi in merito alla questione, soprattutto in vista di Fiume CEC 2020, il ministro Oleg Butković, ha spiegato che il progetto di rinnovo esiste dal 2015 e che sarebbe dovuto concludersi entro il prossimo anno. “I bandi di concorso aperti finora, non hanno dato però, gli sperati frutti nel senso che tutte le offerte pervenute superavano di gran lunga la stima dei lavori di ristrutturazione – ha detto –. Dopo una correzione dei costi, siamo in procinto di indire un nuovo bando, il cui iter dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno”. Il rinnovo della Stazione ferroviaria, patrimonio culturale della Repubblica di Croazia, dovrebbe iniziare pertanto a inizio 2020 e durare circa un anno. Costerà 22 milioni di kune.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display