Fiume. Quando il senso civico diventa un optional

In città le discariche abusive si moltiplicano. In via Liburnia, tra i rioni di San Nicolò e Cantrida, ce ne sono due a distanza di pochi metri, mentre poco più avanti si trova una terza in via Vlahović

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Fiume. Quando il senso civico diventa un optional

Malgrado le innumerevoli campagne di sensibilizzazione, gli appelli e la promozione di appositi servizi, peraltro gratuiti, la battaglia contro l’incivile pratica dell’abbandono dei rifiuti è ancora ben lungi dall’essere considerata vinta. E, purtroppo, neanche Fiume è immune a questo preoccupante fenomeno. La città è sempre più martoriata da episodi di abbandono illegale di rifiuti. Basta infatti che vi sia una strada un po’ più buia ed ecco che essa diventa ricettacolo di spazzatura di ogni genere e dimensione. Una piaga vera e propria che non può certo essere attribuita più di tanto ai difetti della raccolta, quanto piuttosto allo scarso senso civico. È molto più facile, evidentemente, ammassare i rifiuti in mezzo alla vegetazione anziché recarsi al centro di raccolta più vicino.
Il danno che chi li abbandona procura alla collettività è duplice. Innanzitutto con il loro comportamento deturpano l’ambiente, sia dal punto di vista estetico che da quello della salute. Materiali inquinanti come batterie d’auto oppure vernici e solventi, gasolio e residui di lavorazione, gettati in zone sensibili, come ad esempio quelle in presenza di falde acquifere poco profonde, rischiano di causare conseguenze gravi e permanenti. L’altro tipo di danno, che però nella maggior parte dei casi viene completamente ignorato, è il costo di bonifica. Intervenire laddove hanno agito questi delinquenti comporta infatti determinate spese, in alcuni casi anche elevate, e sicuramente superiori a quanto servirebbe per trattare correttamente i rifiuti secondo la prassi che, fortunatamente, la maggior parte dei cittadini rispetta. A questo proposito basti ricordare che lo smaltimento dei 130 barili contenenti carburo di calcio, lasciati di recente sul territorio di Čavle e Kraljevica, sono costati ai Comuni in questione qualcosa come 400mila kune. Costi extra che, purtroppo, ricadono su tutti. Ma soprattutto soldi di tutti che potrebbero (e dovrebbero) venire impiegati diversamente.

Altri rifiuti ammassati

Bottiglie, lattine, elettrodomestici…
Come detto, Fiume non è esente da questa problematica e discariche a cielo aperto, piccole o grandi che siano, sono disseminate un po’ in tutti gli angoli della città. Due sono state immortalate dal nostro obiettivo in via Liburnia, tra i rioni di San Nicolò e Cantrida. La prima si trova in uno spazio appartato di fianco al “doppio” parcheggio situato vicino all’autolavaggio, mentre la seconda pochi metri più avanti, sulla parte opposta, in una piccola scarpata che affianca il parcheggio in prossimità della scalinata che porta verso via Marijan Stepčić. E poi c’è n’è una terza in uno spiazzo all’inizio di via Joža Vlahović. Bottiglie, lattine, giocattoli, copertoni, materassi, sedie di plastica, carcasse di elettrodomestici, vasi per fiori. E poi ancora sacchi contenenti materiale edile e legnami: questo quello che giace lì completamente abbandonato.
Dal Comitato di quartiere San Nicolò, sul cui territorio di competenza si trovano le discariche abusive, ci hanno fatto sapere che la vicenda si trascina ormai da anni e che in più occasioni alcune discariche di dimensioni minori sono state smantellate e alcuni trasgressori sanzionati, ma nonostante ciò il problema continua puntualmente a ripresentarsi.
Proprietà privata
Consapevoli che lottare contro la mancanza di rispetto verso la natura è cosa assai difficile, forse una battaglia già persa in partenza, viene comunque da chiedersi se davvero non sia possibile almeno tentare qualche soluzione straordinaria, per scoraggiare gli incivili che continuano a deturpare e inquinare in maniera indisturbata e a danno di tutti. “Il problema non è di facile soluzione. È difficile combattere il fenomeno in quanto i rifiuti vengono abbandonati in luoghi poco visibili soprattutto nelle ore notturne, per cui diventa praticamente impossibile cogliere in flagrante i trasgressori. Non possiamo certo piazzare una persona a vigilare per tutto il tempo… E anche l’installazione del sistema di videosorveglianza servirebbe a ben poco non essendo possibile attivarlo ovunque”, sostengono al Comitato di quartiere, aggiungendo invece che lo spiazzo di via Vlahović, che una volta ospitava il deposito della HEP, è di proprietà della catena di supermercati Spar, la quale lì intende costruirvi un futuro centro logistico, promettendo la bonifica della zona nel momento in cui prenderanno il via i lavori di costruzione.

La discarica abusiva in via Joža Vlahović

Čistoća: «C’è un iter da seguire»
Abbiamo quindi contattato la municipalizzata Čistoća per maggiori delucidazioni su questo specifico caso. “Noi non possiamo intervenire in maniera autonoma soltanto perché abbiamo individuato una discarica – puntualizza il portavoce della società, Milan Zagorac –. Una volta scoperta la discarica, il Comitato di quartiere è chiamato a segnalarla alla Direzione comunale della Città di Fiume, che quindi deve accertare alcuni elementi come ad esempio se il punto in questione si trova su una superficie pubblica o privata, perché non è la stessa cosa rimuovere un divano da una strada pubblica o da una privata. E poi è necessario accertare di quale tipo di rifiuti si tratta, quali mezzi e strumenti bisogna utilizzare per effettuare le operazioni di risanamento e via dicendo. Solamente allora viene inoltrato alla Čistoća l’ordine d’intervento. Non appena riceviamo la disposizione, noi entriamo subito in azione. Se invece viene accertata la proprietà privata, allora la questione risulta più complessa”.
Tra iter burocratici arzigogolati e una coscienza ecologica che per alcuni cittadini è ancora troppo spesso un optional, la realtà è che ci vorrà ancora molto affinché si crei una consapevolezza sull’importanza della tutela ambientale. E, forse, è proprio questo il passaggio più difficile perché continua a rimanere inconcepibile come la gente possa agire in tale maniera, dimostrando un livello di inciviltà che oltrepassa ogni limite.

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