Fiume. Gli insegnanti pronti a qualsiasi scenario

A poco più di due settimane dall’inizio del nuovo anno scolastico, ci sono ancora diverse questioni aperte su come si svolgeranno le lezioni in aula

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Fiume. Gli insegnanti pronti a qualsiasi scenario

Mancano poco più di due settimane all’inizio del nuovo anno scolastico. Il 7 settembre gli alunni delle elementari e medie superiori torneranno tra i banchi di scuola. Tuttavia, al momento ci sono ancora tanti punti interrogativi sulle modalità di svolgimento delle lezioni, tant’è che nemmeno il nuovo ministro delle Scienze e dell’Istruzione, Radovan Fuchs, ha saputo dare una risposta precisa.

Iva Bradaschia Kožul

“Tutte le informazioni delle quali disponiamo le abbiamo apprese dai media – ci conferma Iva Bradaschia Kožul, titolare del settore Istituzioni prescolari, scolastiche e universitarie della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, nonché direttrice della SEI San Nicolò –. Noi comunque siamo pronti a qualsiasi scenario. Infatti, a metà marzo ci eravamo riorganizzati praticamente in un fine settimana e il lunedì seguente tenevamo già le lezioni online. Lo stesso era successo a metà maggio quando i bambini delle inferiori erano rientrati a scuola. Così ci siamo ritrovati con due terzi degli alunni in aula, ovvero con quattro classi della sezione italiana e altrettante di quella croata. Se siamo riusciti a tenere regolarmente le lezioni con 8 classi sono sicura che ce la faremo anche con 12 se sarà necessario. In quel caso tutte le scuole si erano organizzate in modo da evitare contatti tra le varie classi. Si sapeva quando si usciva, quando si rientrava, chi andava a fare merenda e via dicendo. Per ora, da quello che si legge sui media, il rientro è previsto soltanto per le inferiori, mentre le superiori e le medie superiori dovrebbero continuare il lavoro da casa. Ad ogni modo, abbiamo docenti molto preparati e flessibili che hanno dimostrato di essere all’altezza anche in una situazione precaria. Naturalmente manca l’aspetto sociale che di sicuro non giova ai ragazzi, però se verrà deciso così, non potremo far altro che adeguarci”.
Una sola certezza

Michele Scalembra

Stessi dubbi anche per il preside della SMSI, Michele Scalembra. “Siamo in attesa di ricevere direttive più precisa. L’unica certezza al momento riguarda la data d’inizio della scuola. Per il resto dovremmo attendere la fine del mese. Solo in quel momento potremo avvisare genitori e allievi, con i quali peraltro siamo in costante contatto, sul da farsi. Ad ogni modo, ci prepareremo al meglio per assicurare il regolare svolgimento delle lezioni”, ha assicurato il preside.
Le lezioni online, da quanto dichiarato dallo stesso ministro Fuchs, non sono state accolte a braccia aperte da tutti i genitori, anche se la maggior parte le approva in quanto preoccupati per la salute dei propri figli. Anche così però, se almeno un genitore si reca ogni giorno al lavoro, il rischio di contagio resta comunque concreto. Per non parlare delle spese aggiuntive che probabilmente si ritroveranno le famiglie per l’acquisto di nuovi pc o di altri dispositivi.
Risposte più concrete, almeno per come stanno ora le cose, dovrebbero arrivare dal Ministero appena il 31 agosto e solo allora sarà noto come si svolgeranno le lezioni, se sarà necessario portare la mascherina e via dicendo.

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