Dopo i primi giorni di magra, il mercato cittadino si sta risvegliando dal letargo post festività. Gli acquirenti non mancano e i venditori si sono adeguati alla situazione, con i prezzi espressi in euro, ma pure in kune. Il periodo di transizione non sta creando troppe difficoltà, ma la clientela è spesso disorientata, soprattutto per quanto riguarda gli anziani che, pagando in kune, si ritrovano il resto in euro e si crea un po’ di confusione. Comunque, con l’influenza incalzante ben vengano gli agrumi, ricchi di vitamina C. Le arance e le clementine vengono offerte a 1,60 euro, i mandarini a 1,70, i limoni a 2,70, il cumquat, detto anche mandarino cinese a 2 euro (contenitori da tre etti), il melograno e l’uva a 2,70, le banane a 1,70, le pere a 2,20. Le mele in sacchetti da due chilogrammi vengono vendute a 2 euro. Tra la frutta secca troviamo le prugne a 6,60 euro e i fichi a 7,90 euro. Il prezzo delle uova fresche a seconda della grandezza e qualità va dagli 0,27 agli 0,45 centesimi.
Ricca l’offerta di verdura stagionale con il radicchio rosso istriano a 5 euro, la bietola e le carote a 1,60, la rapa rossa a 1,30, le batate a 2, il cavolo rapa a 1,30, il topinanbur, precisamente la radice del girasole selvatico a 3 euro, l’aglio a 5,30, la pastinaca a 3,30, il porro, i broccoletti e il cavolfiore a 2,65, i broccoli a 3,45, gli spinaci a 1,50, il finocchio a 3,98 e le patate a un euro.
In pescheria con il fermo pesca per il pesce blu in corso, l’offerta non manca, ma i prezzi sono lievitati. Moscardini e latterini a 8 euro, gattucci sguaiati e pagelli a 4, naselli a 10,65-12, orate e spigole di allevamento a 11, pescecani sguaiati a 9,50-13, gamberetti a 17,24, vongole a 18,50, scarpena a 21, coda di rospo a 18, tranci di tonno e salmone a 21,24, capesante a 26, orate e spigole di mare aperto e calamari a 26,50 e rombo a 31,80 euro.