Fiume e la CNI oggetti di studio

Visita alla Comunità degli Italiani di una delegazione di docenti e dirigenti scolastici di tutta Italia guidata da Donatella Schürzel

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Fiume e la CNI oggetti di studio
L'incontro a Palazzo Modello, sede della Comunità degli Italiani di Fiume. Foto: Željko Jerneić

È stato un incontro amichevole, fruttuoso e mirato, quello che si è tenuto sabato sera presso la Comunità degli Italiani di Fiume. A fare visita al sodalizio è stato un gruppo di docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia. La visita alla CI di Palazzo Modello ha rappresentato una tappa del loro itinerario di formazione superiore della durata di più giorni sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (“Scuola e confine orientale”) e dalle Associazioni degli esuli, incentrato sulla questione adriatica e sul confine orientale. L’incontro di sabato è stato il primo del suo genere.
Ad accogliere gli ospiti sono stati il presidente del sodalizio fiumano, Enea Dessardo, la direttrice della Casa editrice EDIT, Christiana Babić, il caporedattore del quotidiano “La Voce del popolo”, Ivo Vidotto e la caporedattrice della rivista “Panorama”, Ilaria Rocchi. Si è discusso in linee generali dell’attività dell’ente giornalistico-editoriale fiumano, dell’integrazione della Comunità Nazionale Italiana nella società, dell’uso della lingua italiana a Fiume e della sua storica identità multiculturale. Un’attenzione particolare è stata, però, dedicata alle questioni legate alla scuola e all’istruzione, un tema professionalmente molto vicino agli ospiti. Punto di riferimento della comitiva è stata Donatella Schürzel, ricercatrice presso l’Università La Sapienza di Roma e presidente del Comitato di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). “Io faccio il formatore, quindi accompagno i docenti in questi due giorni spiegando e raccontando tutta la storia di Fiume, la cultura, la letteratura, i vari luoghi della città. Sto praticamente approfondendo quella che è già stata una loro formazione molto approfondita con tutto quello che su Fiume si può dire nel contesto di quella che è la realtà sociale, umana, antropologica della CNI. Tutte queste attività di formazione, dai seminari regionali, a quelli nazionali, alla scuola estiva e a quest’ultima esperienza, è rivolta alla formazione superiore dei docenti e dei dirigenti, per coloro che vogliono poi essere i portatori di tutto questo nelle loro rispettive scuole”, ha spiegato Donatella Schürzel.
Enea Dessardo ha presentato la Comunità degli Italiani di Fiume. Ne ha raccontato le origini, la storia, il suo funzionamento e le prospettive per il futuro. In parallelo ha presentato il contesto storico cittadino e le altre istituzioni della CNI, soffermandosi sulle specificità dell’autoctonia della minoranza italiana di queste aree. Oltre agli ambienti della Comunità degli Italiani, il gruppo composto da docenti e dirigenti scolastici ha avuto modo di visitare in precedenza anche la Scuola Media Superiore Italiana di Fiume.

Editoria e giornalismo

La direttrice dell’EDIT Christiana Babić ha illustrato a grandi linee il funzionamento e l’importanza della nostra Casa editrice, soffermandosi in modo particolare, visto l’ambito professionale dei graditi ospiti presenti nel Salone delle Feste di Palazzo Modello, sulla questione della pubblicazione dei manuali scolastici: “Con l’introduzione in Croazia della maturità di Stato, ne è conseguita una riforma dei curriculum e la ridefinizione della manualistica, assolutamente uguale a quella delle scuole con lingua d’insegnamento croata. C’è dunque la necessità di tradurre tutta questa mole di manuali che consiste in oltre 100 titoli. È una sfida molto ardua perché non basta avere la competenza linguistica e un bilinguismo perfetto. Ci vuole la conoscenza della materia, la competenza nella didattica”. Per questo motivo, l’EDIT è costantemente alla ricerca di collaboratori e di buone prassi da implementare. C’è difficoltà, ha spiegato poi Babić, non solo per quanto riguarda la produzione dedicata alle scuole, ma anche nel trovare il personale adatto per l’attività giornalistica. Un problema che coinvolge, a sua detta, “tutte le testate giornalistiche”. Babić ha inoltre fatto presente che nell’ultimo anno sono stati sottoscritti quattro accordi di collaborazione con le Università di Fiume, Parma e Trieste per i tirocini formativi.
Ivo Vidotto, caporedattore del nostro quotidiano, si è collegato a questo discorso, confermando le difficoltà che cronicamente insorgono, ma senza sfociare nel pessimismo: “La Voce del popolo ha passato tutti i regimi, tutti i tempi. Insomma, immaginatevi in ottant’anni cosa abbia passato. Però è riuscita a sopravvivere e questo è l’orgoglio di tutti noi”. Per tentare di ovviare al problema, Vidotto ha ribadito l’iniziativa dell’EDIT di “entrare in maniera molto più completa, rispetto a prima, nelle scuole”. A questo scopo sono state effettuate varie visite alle scuole elementari e medie superiori dell’Istria e del Quarnero per tentare di colmare il problema della mancanza di personale con competenze linguistiche e professionali di necessario livello. “Purtroppo per noi l’anagrafe parla a nostro sfavore”, ha notato il caporedattore de “La Voce del popolo”. Sono però state coinvolte anche le scuole della maggioranza, ovvero quelle scuole elementari croate dove viene scelto l’italiano come lingua opzionale a fianco dell’inglese.
Ilaria Rocchi si è soffermato invece sulla rivista quindicinale “Panorama”, intesa un tempo come un ponte di conoscenza tra gli italiani trovatisi fuori dal territorio nazionale e la realtà dell’Italia contemporanea. Ha rammentato le sue battaglie storiche come la serie di reportage che ha lanciato il tema dell’Isola Calva (Goli otok).
Nel corso del dibattito si è giunti alla conclusione che parte del problema della conoscenza insufficiente relativa alle vicende degli italiani dell’Adriatico orientale in Italia è dovuta anche in parte all’impostazione del sistema scolastico dei Paesi coinvolti, che per lungo tempo non ha prestato molta attenzione all’argomento. Al termine del colloquio, gli ospiti hanno avuto modo di visitare la biblioteca della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello, rinnovata di recente.

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